Zona gialla e bianca: i nuovi colori delle regioni e da quando

Domani (venerdì 21 maggio) il primo monitoraggio con i nuovi criteri: tutta Italia in zona gialla (anche la valle d'Aosta). E molte regioni da giugno passeranno in quella bianca

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Roma, 20 maggio 2021 - Domani (venerdì 21 maggio) tutta l'Italia sarà in zona gialla mentre più regioni si apprestano a fine mese a opassare addirittura in quelle bianca (qui il calendario regione per regione). Anche l'unica regione finora in zona arancione (la Valle d'Aosta) passerà in zona gialla: possiamo già dirlo con certezza in attesa che domani l'Istituto superiore di sanità renda pubblici i dati del monitoraggio settimanale. Poi. dopo la cabina di regia, sarà il ministro della salute Roberto Speranza a firmare l'ordinanza. Possiamo infatti anticipare che tutte le regioni hanno già numeri da zona gialla. In più quello di domani sarà il primo monitoraggio con le nuove regole stabilite dal'ultimo Decreto riaperture (qui il testo in Pdf) che ha ridisegnato i parametri per l'assegnazione delle regioni nelle fasce colorate (bianca, gialla, arancione e rossa).

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Due sistemi affiancati

La prima cosa da dire che il nuovo sistema non soppianterà subito quello vecchio: il decreto ha infatti previsto che per tre settimane (fino al 16 giugno) saranno affiancati. In caso si arrivi a un risultato diverso (per esempio zona gialla per uno, zona arancione per l'altro) si applicherà quello che prevede meno restrizioni.

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I nuovi criteri

Cambia l'algoritmo. Il parametro più importante sarà l'incidenza settimanale dei casi ogni 100mila abitanti. Poi  grande importanza avranno i ricoveri nei reparti Covid oordinari e nelle terapie intensive. Perde quindi rilievo l'indice Rt basato sui contagi. I parametri sono stati tagliati da 21 a 12.

Come si entra nelle zone colorate

La definizione è data con chiarezza nell'ultimo Decreto riaperture all'articolo 13.

Zona bianca. "Le regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive".

Zona gialla. "Le regioni nei cui territori alternativamente: 1) l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti; 2) l’incidenza settimanale dei casi è pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti e si verifica una delle due seguenti condizioni: 2.1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti COVID-19 è uguale o inferiore al 30 per cento; 2.2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti COVID-19 è uguale o inferiore al 20 per cento".

Zona arancione. "Le regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, salvo che ricorrano le condizioni indicate" per le zone gialle o rosse.

Zona rossa. "Le regioni nei cui territori alternativamente: 1) l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti; 2) l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti e si verificano entrambe le seguenti condizioni: 2.1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti COVID-19 è superiore al 40 per cento; 2.2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti COVID-19 è superiore al 30 per cento".

Cosa succede venerdì 21 maggio

Partiamo dall'incidenza. Se è superiore a 250 la Regione va dunque in rosso (come prima), se è tra 249 e 150 va in arancione, se tra 149 e 50 in giallo e sotto appunto in bianco. Guardando gli ultimi dati disponibili tutte le regioni hanno un'incidenza sotto i 150. E sarebbero gialle anche con il vecchio criterio (Rt inferiore a 1 e rischio basso o moderato).

Verso la zona bianca

Ma come abbiamo detto all'inizio, molte regioni fanno già l'occhiolino alla zona bianca. Hanno infatti già un'incidenza sotto i 50 Molise (21), Sardegna (26), Friuli Venezia Giulia (29), Abruzzo (44), Liguria (42) e Veneto (48). Ma devono restarci per tre settimane. Quindi Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia possono passare in bianco il primo giugno, le altre il 7 giugno. Ed è verosimile che entro la fine di giugno tutta Italia possa essere bianca abbandonandio quindi le restrizioni (coprifuoco in primo luogo) tranne l'obbligatorierà delle mascherine e del distanziamento.

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