Lunedì 6 Maggio 2024

Caronia, il percorso di Viviana e Gioele. Pm: "Ricostruiti quei 20 minuti di buco"

Centrale nelle indagini la ricostruzione del viaggio di mamma e figlio. Il procuratore: "Tragitto accertato"

Zona sovrastante la galleria Pizzo Turda, sull'autostrada A20 (Ansa)

Zona sovrastante la galleria Pizzo Turda, sull'autostrada A20 (Ansa)

Messina, 20 agosto 2020 - Sedici giorni di ricerche senza sosta. Impegnati i cani monecolari, i droni, i vigili del fuoco. E alla fine si sono fatti avanti anche i volontari e le sensitive. Ma solo adesso inizia a ricomporsi il puzzle sul giallo di Coronia (Messina), la scomparsa di Viviana Parisi, ritrovata cadavere l'8 agosto, e del figlio Gioele Mondello. Solo ieri sono stati trovati nei boschi dei resti umani "compatibili con quelli del piccolo Gioele" e dai "periti una pista chiara c'è già", ha confermato il pm Angelo Cavallo, che coordina l'inchiesta per omicidio e sequestro di persona, dopo la morta della dj di 43 anni, Viviana Parisi. Centrale nelle indagini la ricostruzione del percorso compiuto da mamma e figlio. E anche qui la svolta sembra esserci. "Il nostro compito - ha spiegato il pm - è stato quello di ripercorrere il viaggio della signora Viviana Parisi e di Gioele, dal momento in cui è uscita di casa fino all'epilogo. Ritengo che già un piccolo risultato sia stato raggiunto, perché posso dire con sufficiente tranquillità che tutto quel tragitto sia stato accertato".

Gioele: la piramide, l’incidente e quel traliccio. Giallo con (ancora) troppi lati oscuri

Nella ricostruzione c'erano ancora dei buchi. Ma adesso "abbiamo trovato - ha spiegato il pm - i biglietti dei caselli autostradali, le immagini dal momento in cui la signora è uscita di casa con il bambino vivo e in perfetta salute. Abbiamo trovato quelle immagini a Sant'Agata di Militello, che ci danno conferma che il bambino sia vivo". Per questo, conclude Cavallo, "riteniamo, con buona approssimazione, che qui venti minuti di 'buco' fossero dovuti a un rifornimento di benzina. Abbiamo trovato dei rifornimenti compatibili con la benzina trovata nel serbatoio della signora. Questo ci permette di dire che la signora è entrata a Sant'Agata di Militello era con poca benzina".

Il procuratore ha anche dichiarato che "sono attendibili i testimoni che hanno visto madre e figlio insieme e vivi dopo l'incidente stradale sulla Palermo-Messina".