Vaccino Novavax: efficacia e chi lo produce. Quando arriva in Italia

Approvato dall'Aifa. Vantaggi, cosa contiene e tutto quello che c'è da sapere sul quinto siero contro il Covid

Vaccino Novavax anti Covid (ImagoE)

Vaccino Novavax anti Covid (ImagoE)

Roma, 22 dicembre 2021 - Nella guerra al Covid-19 scende in campo Novavax, la quinta colonna, con un vaccino nuovo di zecca denominato Nuvaxovid, l'ultimo arrivato, eppure classico nella sua concezione perché basato su frammenti proteici innocui. Questo vaccino proteico anti-Covid, già approvato dall'Agenzia europea del farmaco, oggi ha ricevuto anche il via libera dell'Aifa nell'indicazione autorizzata da Ema per i soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni. È un prodotto che ha dimostrato di assicurare un'ottima protezione contro l'infezione da virus Sars-Cov2, e potrebbe piacere anche agli scettici, quel 10 per cento di indecisi che finora hanno rimandato l'appuntamento con la profilassi per vari motivi (compreso persone immunocompromesse con storie di gravi allergie e reazioni anafilattiche), arrivando così a coprire quanti sono esposti, privi di anticorpi neutralizzanti, e che per questo rischiano più degli altri in termini di ricoveri e decessi.

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Sommario

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Efficacia

“Abbiamo di fronte un'ulteriore arma potente, con un'efficacia che supera l'89%". Così si è espresso Giorgio Palù, virologo presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). I dati disponibili sul vaccino Nuvaxovid, rileva la commissione tecnico scientifica dell'Aifa (CTS), hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia da Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni.

Composizione

Novavax, continua il caposcuola della virologia italiana, ha prodotto questo vaccino con una proteina ricombinante, che permette di avere una titolazione più certa della proteina, un dosaggio che rimane più a lungo, e soprattutto una maggiore facilità di somministrazione. Ha dimostrato senza alcun dubbio la sua efficacia nel proteggere dal Covid sintomatico.

Vantaggi

Economicità, praticità e sicurezza hanno spinto l'Oms a considerare il vaccino Nuvaxovid di Novavax un prodotto da distribuire su larga scala, in tutto il pianeta, al fine di ottenere la vaccinazione universale, lo stesso principio che ha portato a eliminare la piaga del vaiolo nel mondo. Sarà distribuito in oltre un miliardo e mezzo di dosi con il sistema Covax nei Paesi in via di sviluppo. È un vaccino che non necessita della catena del freddo, può essere tenuto a temperatura ambiente per mesi.

Analogie

Il quinto vaccino, quello del quale stiamo parlando, nella sua gestazione ha avuto un approccio simile al vaccino antinfluenzale. Roberto Cauda, infettivologo del Gemelli, consulente dell'Ema (European medicines agency) ha descritto questo come un vaccino più tradizionale, che ha la caratteristica di adottare proteine ricombinanti, tecnologia collaudata da tantissimi anni, ad esempio nel vaccino contro l'epatite B, meningococco B, l’herpes zoster e il papilloma virus, quindi con esperienze pregresse anche nei vaccini per l'infanzia adolescenza e per la terza età.

Chi lo produce

Nuvaxovid  è prodotto da Novavax,  azienda farmaceutica statunitense con base nel Maryland. La sua denominazione tecnica NVX-CoV2373 (proteine ricombinanti, Novavax). La patente di efficacia e sicurezza (Safety and Efficacy of NVX-CoV2373 Covid-19 Vaccine) è stata pubblicata sul New England Journal of Medicine, il 30 giugno scorso. L’efficacia dichiarata è del 96,4% contro il ceppo originario del virus, dell’86,3% contro la variante Alfa e dell’89,7% in generale. Occorrerà ovviamente metterlo alla prova della variante Delta e della Omicron. I dati di fase 2 anticipati da fonti americane dimostrano "un'ampia reattività crociata contro Omicron e altre varianti circolanti (Delta compresa) da un regime primario a 2 dosi, con risposte aumentate dopo una terza dose a sei mesi". Il protocollo prevede due dosi gemelle a 21 giorni di distanza l'una dall'altra. Novavax si conserva fino a sei mesi in frigorifero.

Come si è arrivati al siero

Per arrivare al Novavax attraverso la tecnologia delle proteine ricombinanti, nonostante la apparente semplicità, era richiesto più tempo e questo spiega perché, mentre per sviluppare gli altri vaccini c'è voluto qualche mese, per questo è stato necessario più di un anno.

Pro e contro

Novavax è stato realizzato senza ricorrere alla tecnica dell'mRna (Rna messaggero), e senza ricorso a virus attenuati, quindi attraverso una strada totalmente diversa da quella dei predecessori (Astrazeneca, Pfizer Biontech, Moderna, Johnson&Jonhnson). Ha dimostrato livelli efficienza e sicurezza anti-Covid pari agli altri quattro, ma essendo l'ultimo arrivato deve ancora essere somministrato su grandi numeri, mentre i precedenti  hanno alle spalle una storia di milioni di dosi distribuite, con effetti indesiderati molto rari e limitate controindicazioni.

Effetti collaterali

I risultati della fase 3 dei trial clinici su quasi 30mila volontari fra Stati Uniti e Messico, resi pubblici nel giugno scorso, confermano che l’efficacia arriva al 90%, sovrapponibile a quella dei vaccini a mRna, ma con minori effetti collaterali: mal di testa, affaticamento e altri sintomi lievi. Gli effetti collaterali sono noti, e secondo i report si registrano in una percentuale molto bassa, con espressione prevalentemente di carattere locale.

Cosa contiene

Come gli altri vaccini, anche Novavax permette di produrre anticorpi contro l'antigene Spike, l'arpione che il virus possiede per agganciarsi alla cellula e infettarla. Mentre negli altri vaccini l'informazione utile a produrre difese immunitarie viene presentata sotto forma di Rna o Dna, in questo caso abbiamo solo frammenti proteici. Novavax contiene un adiuvante a base di saponina che serve per stimolare il sistema immunitario innato. Quest’ultimo, ha spiegato l'immunologo Sergio Abrignani, aiuta a sua volta l’innesco della “risposta adattativa”, ovvero i linfociti T e B, e di conseguenza la produzione di anticorpi diretti contro il coronavirus. La terza dose, si legge nella nota diffusa dall'azienda, ha prodotto un aumento delle risposte immunitarie "paragonabile o superiore" ai livelli associati alla protezione negli studi clinici di Fase 3, con un aumento di anticorpi "IgG di 9,3 volte contro Omicron e un aumento dell'inibizione di Ace2", un fattore che conferisce la capacità di interferire nell'interazione della proteina Spike con il recettore Ace2 che si trova sulle cellule umane, "di 19,9 volte dopo la dose di richiamo".

Quando arriva in Italia

Una volta approvato dall'Aifa, ci si potrà vaccinare con Novavax, ovviamente ci vorranno alcuni giorni per la distribuzione ai punti vaccinali. "Ci sono già milioni di ampolle pronte per essere rilasciate”, ha precisato il presidente dell'Aifa, ospite a Porta a Porta su Rai1

Chi può fare Novavax

Nello scenario italiano dove c'è già una grande percentuale di soggetti immunizzati con due dosi, oltre che rappresentare una valida opzione per quanti ancora devono avviare il ciclo vaccinale, e finalmente decidono di arruolarsi, il Novavax potrà essere utilmente impiegato (in un prossimo futuro) come booster (quindi per le terze dosi). Ma in questa fase di avviamento il Nuvaxovid  verrà dato solo a chi inizia la profilassi anti-Covid per la prima volta (quindi non verrà impiegato inizialmente come richiamo). Le direttive peraltro possono cambiare da un giorno all'altro, per cui in gennaio le considerazioni potrebbero andare incontro a un'evoluzione rispetto a quanto viene annunciato a dicembre. Come regolarsi? Semplicemente affidandosi al parere del medico. Prima di accedere alla vaccinazione il medico deve valutare il candidato, verificare l'assenza di controindicazioni.

Immunità di gregge

Molto importante il ruolo di Novavax per i Paesi con risorse economiche limitate dove un vaccino come Nuvaxovid , che utilizza una metodologia che consente anche una buona catena del freddo (si conserva in un normale frigorifero) potrebbe essere utile. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha infatti approvato il vaccino contro il coronavirus dell'azienda americana con procedura di emergenza. In un comunicato l'Oms ha affermato che è il decimo vaccino anti-Covid approvato come emergenza nel mondo (il quinto in Italia, ndr). Si unisce ai vaccini anti-Covid Covaxin dell'indiano Bharat Biontech, Covovax prodotto dal Serum Institute of India su licenza dell'americana Novovax, Pfizer-Biontech, Moderna, AstraZeneca (l'Oms ha due vaccini AZ compreso quello made in India), Johnson & Johnson, Sinopharm e Sinovac. L'approvazione da parte dell'Oms facilita il riconoscimento internazionale del vaccino e soprattutto per le agenzie delle Nazioni Unite e il sistema Covax - creato per facilitare l'accesso alla vaccinazione nei paesi poveri.