Domenica 28 Aprile 2024

Plasma centrifugato, cos'è e i rischi. Perché i Nas lo sequestrano

La produzione di PRP (plasma ricco di piastrine) utile in medicina rigenerativa, si ottiene da prelievi di sangue. Ma c'è un mercato parallelo che sfugge ai controlli di qualità

Un centro trasfusionale (foto di repertorio)

Un centro trasfusionale (foto di repertorio)

Roma, 9 maggio 2019 - L’utilizzo del concentrato piastrinico (PRP - plasma ricco di piastrine) nella medicina rigenerativa, in dermatologia, oculistica, ortopedia e in altri campi della clinica, è una pratica consolidata a livello internazionale. Le ispezioni condotte dai Carabinieri del Nas in tutta Italia tuttavia hanno accertato un impiego selvaggio di questa procedura, fuori dal perimetro delle previste autorizzazioni. Secondo il Centro nazionale sangue dell’Istituto superiore di sanità, negli ultimi anni le indicazioni al trattamento con plasma centrifugato sono cresciute in maniera esponenziale, anche nell’ambito della chirurgia estetica. Questo è accaduto come evoluzione naturale della domanda e offerta di servizi, ma l’indagine ha accertato che il plasma così ottenuto sta diventando di pari passo un fenomeno di moda, reclamizzato a fini speculativi, spesso promettendo miracoli con applicazioni improvvisate e prive di basi scientifiche. Succede che il PRP venga indicato, dai professionisti del settore medicina estetica che lo promuovono, come “facilitatore nelle procedure di lipofiller, nell’attenuazione delle rughe, e come trattamento di biorivitalizzazione” quasi fosse un novello gerovital, un miraggio che fa bene per tutto a tutti. 

COME FUNZIONA. Il plasma si ottiene mediante prelievo di sangue dai pazienti per essere reinfuso agli stessi una volta lavorato e concentrato per mezzo di apparecchiature convenzionalmente denominate centrifughe del sangue. L’esecuzione di tale manipolazione del sangue e dei suoi derivati, se condotte in assenza di corretta preparazione, può determinare rischi biologici e di infezioni ai soggetti sottoposti ai trattamenti. Al riguardo, si invitano i cittadini a rivolgersi a strutture sanitarie che abbiano una specifica autorizzazione all’impiego degli emoderivati, in quanto la tecnica PRP può essere eseguita solo presso servizi trasfusionali o in centri che adottino protocolli validati dall'ente di riferimento. Analogamente sono stati accertati anche interventi chirurgici di medicina sperimentale denominati lipofilling articolare. 

PERCHÉ LO SEQUESTRANO. Il PRP è indubbiamente un potente concentrato di fattori di crescita, in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti. Si ottiene grazie a una tecnica che prevede la centrifugazione del sangue autologo (cioè prelevato dagli stessi che poi andranno a beneficiare) all’interno di un processo di laboratorio che porta alla concentrazione di piastrine. Le contestazioni da parte dei carabinieri dei NAS, scaturite dalle ispezioni, riguardano i centri dove la procedura veniva attuata senza autorizzazioni, senza cautele, senza competenze professionali. In questo senso diventa una indebita erogazione di prestazioni di medicina estetica, anche se il plsma ricco di piastrine non va criminalizzato, anzi si è visto che si ottengono utili risultati nei processi di riparazione e modellazione dermatologica a livello cutaneo e facciale, in medicina e odontoiatria. 

QUANDO L’USO È CORRETTO. Per uso non trasfusionale, spiegano gli specialisti, il concentrato di piastrine è utilizzato da anni, con successo, come rigenerante di tessuti danneggiati, ad esempio in chirurgia maxillo-facciale, odontoiatria, oculistica e nella terapia di ulcere cutanee croniche. In medicina estetica, l’utilizzo del PRP si è diffuso nel trattamento dei tessuti cutanei e sottocutanei per migliorare l’aspetto di aree quali guance, zona oculare e perioculare, pieghe cutanee del collo.

Come si inietta il plasma centrifugato con la siringa

EFFETTI COLLATERALI. Il trattamento con PRP, secondo il Centro Nazionale Sangue, non presenta effetti collaterali se correttamente elaborato nei laboratori autorizzati, e somministrato da un medico competente e responsabile, al contrario una preparazione impropria che disattende i requisiti di qualità e sicurezza imposti dalla normativa può rappresentare un rischio per il paziente, sia in termini di inefficacia, sia per il rischio di esporsi a contaminazione batterica e conseguenti infezioni.

QUANTO COSTA. Per un trattamento della durata di circa un’ora i costi variano a seconda delle regioni in un range che oscilla dai 300 ai 700 euro, escluso l’onorario del medico specialista e le spese vive dell'ambulatorio, che si pagano a parte. 

NORMATIVA GIURIDICA. Per poter eseguire tale terapia, la struttura sanitaria deve possedere l’autorizzazione all’utilizzo di emoderivati. Il PRP, anche definito gel di piastrine, in base alla normativa può essere preparato solo nei servizi trasfusionali. La preparazione e l’utilizzo del prodotto sono disciplinati dalla legge 219/2005 che regola la donazione, la manipolazione e lo stoccaggio del sangue e dei suoi derivati e dal decreto legislativo 261 del 20 dicembre 2007.