Elena Del Pozzo uccisa dalla madre, la ricostruzione del delitto

La bambina non è stata rapita, la mamma ha confessato di averla uccisa

Catania, 14 giugno 2022 - La storia del rapimento fin da subito non aveva convinto. Martina Patti, la madre di Elena Del Pozzo si era presentata alla caserma dei carabinieri di Mascalucia per denunciare il sequestro della figlia. "La bambina è stata rapita da tre uomini armati", la versione fornita dalla donna ai militari ieri pomeriggio. Il commando, aveva spiegato, era entrato in azione mentre lei si trovava con la piccola in località Piano Tremestieri. Era andata da poco a prenderla all'asilo, quando - diceva - era avvenuto il blitz. 

Elena Del Pozzo all'asilo con la madre: il video delle telecamere di sorveglianza

Elena Del Pozzo e, a destra, la madre in caserma (Ansa)
Elena Del Pozzo e, a destra, la madre in caserma (Ansa)

Una notte di indagini, interrogatori fiume per entrambi i genitori e telecamere di sorveglianza passate al vaglio. "Varie incongruenze" nelle parole della mamma, dice stamattina il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. Che hanno fatto emergere la tragica verità. Non subito, perché la Patti ha difeso strenuamente la sua versione. Ha iniziato a cedere quando i carabinieri hanno detto che avrebbero perquisito la sua abitazione, in via Euclide. Un particolare aveva destato l'attenzione dei militari: perché la donna si era recata in caserma a denunciare il sequestro, invece che lanciare subito l'allerta al telefono, chiamando il 113?. Davanti alla prospettiva della perquisizione, Martina è crollata e ha detto al padre che la accompagnava in caserma il luogo dove era sepolta la figlia. L'uomo è sbiancato e ha riferito ai carabinieri.  Il cadavere della piccola è stato rinvenuto in un campo abbandonato a circa 600 metri dall'abitazione. 

Elena sarebbe stata uccisa in casa dalla madre poco dopo il ritorno dall'asilo. La donna avrebbe usato un coltello per portare a termine l'omicidio, colpendo la bambina con 3-4 fendenti alla schiena, al collo e alle orecchie. L'arma non è stata ancora trovata.

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La madre ha quindi portato il corpo nel terreno di campagna, nascondendolo dentro alcuni sacchi neri di plastica. A quel punto ha cercato di seppellirlo, coprendolo con terra e cenere lavica.  Già da ieri sera gli inquirenti avevano escluso la pista del riscatto, concentrandosi in ambito familiare. Avevano comunque diffuso due immagini della piccola, mentre sui social circolava un'altra foto con l'appello diventato virale in poche ore. Nel post si leggeva che Elena era "stata rapita zona Piano Tremestieri verso le 15" e che "i probabili autori" sarebbero stati "tre persone incappucciate a bordo di auto" di cui "non si conosce modello colore e targa".

Resta ora da capire, ed è il prossimo passo su cui si concentreranno le indagini, se e come altre persone siano coinvolte nella vicenda. La donna durante gli interrogatori ha detto di aver agito da sola. "Martina Patti voleva incastrare mio fratello", si sfoga oggi Martina Vanessa Del Pozzo, zia paterna della vittima. "Abbiamo creduto alla versione di Martina, perché non avremmo dovuto?", dice ai giornalisti Rosaria Testa, la nonna paterna di Elena. Il racconto del rapimento era invece una messa in scena per coprire l'infanticidio. Dietro al delitto, l'ombra della gelosia da parte di lei nei confronti del padre che aveva intrecciato una relazione con un'altra donna.