Bimba uccisa a Catania, la nonna paterna: "La mamma di Elena ossessionata da mio figlio"

La donna: "Un giorno le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani". Il nonno: "Un rapimento era impossibile"

Mascalucia, 14 giugno 2022 - "Non si poteva immaginare quello che è successo. Mi sembra tutto così strano, assurdo". Sono queste le parole di Giovanni Del Pozzo, nonno paterno della piccola Elena uccisa dalla madre a Mascalucia, nel Catanese. "Non credevamo possibile una cosa del genere. Un rapimento era impensabile - prosegue l'uomo - . La madre di Elena era una ragazza molto chiusa, ma non riesco a spiegarmi il motivo di quello che è accaduto. Ma adesso chi è stato deve pagare, anche chi l'ha eventualmente aiutata". L'uomo ha seguito il carro funebre sul quale è stata posta la bara, appoggiandovi la mano, per diversi metri urlando "Angelo mio, Angelo mio".

Elena Del Pozzo all'asilo con la madre: il video delle telecamere di sorveglianza

Alessandro Del Pozzo, padre della piccola Elena uccisa dalla madre
Alessandro Del Pozzo, padre della piccola Elena uccisa dalla madre

L'ennesima vittima di infanticidio

"Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati: non avevamo ragione di non credere. Elena era una bimba meravigliosa", dice la nonna paterna Rosaria Testa, anche lei sul luogo del ritrovamento del corpo della nipotina di cinque anni. "Lei (la madre della bambina Martina Patti, ndr) era ossessionata da mio figlio, ogni volta che si lasciavano lo minacciava". 

"Quando hanno litigato non voleva andare via da casa - ricorda ancora la nonna distrutta dal dolore -. Un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. Quella mattina l'ho accompagnata a scuola e le ho detto 'nessuno ti vuole bene più di me'. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina". 

"La mamma di Elena voleva incastrare mio fratello - dice adesso la zia Martina Del Pozzo - Un anno fa mio fratello fu accusato ingiustamente di una rapina, ma fortunatamente fu scagionato completamente. Quando dal carcere passò ai domiciliari, sotto casa trovammo un biglietto di minacce con scritto: 'non fare lo sbirro, attento a quello che fai'. Mio fratello non sa nulla di nulla. A quel biglietto la madre della bimba ha fatto riferimento dicendo che avevano rapito Elena". E chiarisce: "Martina (Patti) disse che quelle persone incappucciate avevano fatto riferimento al biglietto dicendo 'non ti è bastato il biglietto? Digli a tuo marito che questa è l'ultima cosa che fa: a sua figlia la trova morta'".

"Questa famiglia abitava a Mascalucia da pochissimi anni, nessuno all'interno dell'amministrazione comunale la conosceva", spiega intanto il sindaco della cittadina Vincenzo Magra. "Situazioni di disagio all'interno della famiglia? Ho chiesto ai Servizi sociali di fare una ricerca ed è emerso che nessuna segnalazione era mai giunta - prosegue Magra -. Penso sia accaduto un gesto di follia legato a non so cosa... Il quadro non è ancora chiaro. L'unica drammatica certezza è che la bambina non c'è più".