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Roma, 31 marzo 2021 - Erano in vacanza con i genitori, giocavano per strada, s'incamminavano verso la scuola sotto gli occhi della mamma. Al sicuro, protette. Ma in un attimo il nulla le ha inghiottite. Sono le bambine scomparse. Da Denise Pipitone a Maddie, da Angela Celentano (caso archiviato nel 2020) a Alessandra Sandri, che aveva 11 anni. Maddie McCann, incriminato un tedesco 15 anni dopo la scomparsa della bimba Denise Pipitone, "Olesya Rostova non è lei" Denise Pipitone: il giallo sta per chiarirsi. "Gruppo sanguigno entro il weekend" Alessandra, sparita 46 anni fa Bisogna tornare indietro a una mattina del 1975, era il 7 aprile. Piove, a Bologna. Sandra scende dall'autobus insieme alla mamma, Marisa la saluta alla fermata, il rito di sempre. Poi la bambina si incammina verso la scuola. Ma non arriverà mai. Quarantasei anni di strazio e dolore, in mezzo la pista dei pedofili. Indagine per omicidio ma il corpo non è stato mai ritrovato. Le foto delle bambine scomparse fanno male a vederle. La gioia, l'innocenza, gli occhi sgranati sul mondo. Fanno male perché quella purezza diventa di colpo un incubo. Il dolore delle famiglie è identico, a tutte le latitudini. Gli appelli pubblici, quel tarlo, dev'essere viva. Il bisogno di riempire il vuoto con le campagne sui social, perché chiunque nel mondo abbia notizie si faccia avanti. Ma tante volte le piste si rivelano false. Aggiungendo dolore a dolore. Il caso di Angela Celentano E' stato così nel 2010, quando si fece viva dal Messico una certa Celeste Ruiz. Scrisse ai genitori di Angela Celentano, giurò di essere quella figlia sparita a tre anni durante una gita sul Monte Faito, era il 10 agosto 1996, era un sabato di sole e vacanze, c'erano mamma, papà e altre decine di persone della comunità evangelica di Vico Equense (Napoli). Bastò la prova del dna per capire che ...
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