Covid, Bassetti: "Il Green pass ha fallito? No, servono più controlli"

L'infettivologo: "Mi auguro che si studi l'obbligo vaccinale per le vacanze di Natale: il modo migliore per arginare le varianti"

L'infettivologo Matteo Bassetti (Ansa)

L'infettivologo Matteo Bassetti (Ansa)

Professor Bassetti, il Green pass non è risultato efficace per contenere la diffusione del virus. Il vaccino ha fatto restare basse le vittime e i ricoveri, ma chi è immunizzato può comunque essere un vettore virale.

"Bisognava partire subito con un adeguato sistema di sanzioni e controlli – risponde Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova –. Se si imponeva una multa di 5mila euro per chi era sprovvisto di certificato, la gente non usciva di casa senza. Invece abbiamo passato 3 mesi senza rendere il Green pass efficiente nel modo più stringente possibile. Eppure, considerando gli altri Paesi, è chiaro come l’introduzione della certificazione verde Covid-19 in Italia abbia arginato l’emergenza epidemiologica, consentito l’apertura delle attività economiche e il normale svolgimento della vita. Il problema principale sono i non vaccinati, non il Green pass".

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Però l’efficacia dei vaccini cala in fretta.

"Bisogna considerare che abbiamo di fronte un virus diverso da quello con cui erano stati studiati i vaccini. Per cui questi vaccini hanno funzionato alla grande, considerando che è arrivata all’improvviso la Delta e ora Omicron. Basti pensare che l’antinfluenzale ha un’efficacia del 50%. Un virus che muta e un vaccino nuovo sono i due elementi peggiori per gli scienziati".

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L’obbligo vaccinale è un’ipotesi reale?

"Sì. Credo sia un passaggio da fare rapidamente. Mi auguro che nella prossima cabina di regia si studi l’obbligo vaccinale per le vacanze di Natale: il modo migliore per arginare le varianti Delta e Omicron. Sei milioni di non vaccinati che rischiano di ammalarsi insieme sarebbero un disastro. Un’infezione respiratoria che viaggia come il morbillo è insostenibile per il sistema sanitario e sociale".

È evidente che i vaccini hanno cambiato la pandemia: ora non siamo più in emergenza in Italia, eppure resta sempre lo zoccolo duro dei no vax.

"Una parte consistente della popolazione ascolta unicamente Facebook, Twitter e i talk show sbagliati: oggi il problema non è il cittadino che ha limiti di comprensione, ma gli intellettuali che professano la teoria anti vaccinale. Credo che la misura più urgente per fare rallentare la quarta ondata sia un lockdown per i non vaccinati, di 15 giorni, consentendogli in questo periodo di ricevere l’antidoto".

L’ipotesi del Green pass a scuola per i bambini è concreta contro i contagi?

"Le scuole problematiche ora sono le materne e le elementari, dove il virus corre veloce. La vaccinazione pediatrica anti Covid non è diversa da quella della rosolia o del morbillo: è sanità pubblica".

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