Coronavirus Italia, il bollettino del 16 aprile. Più luci che ombre

Conferenza stampa nella sede della Protezione Civile. Il punto di oggi: 3.786 nuovi casi (ieri 2.667), ma è record di tamponi. Altri 525 morti, in forte calo i ricoveri in terapia intensiva. Brusaferro: "Trend è discendente. Immunità di gregge? Il 90% degli italiani non è venuto a contatto col virus"

Roma, 16 aprile 2020 - Più luci che ombre nei dati diffusi nel bollettino della Protezione Civile di oggi, 16 aprile. Angelo Borrelli in diretta ha fatto il punto sull'epidemia di Coronavirus in Italia. Dopo la frenata del Covid-19 di ieri, torna a salire la curva dei contagi: il numero di persone che ha contratto il virus nel nostro Paese sale a 168.941, con 3.786 nuovi casi in 24 ore, molto più dei  2.667 di ieri. Un incremento che va spiegato anche con il record assoluto dei tamponi:  60.999 (ieri erano stati circa 43.700). Ciò significa che la percentuale dei positivi sui test si conferma sui minimi, anche se in lievissimo aumento. In leggero calo il dato dei morti: 525 nelle ultime 24 ore, contro i 578 rilevati mercoledì. 

Sale il numero dei guariti, 2.072 in un giorno, molto vicino al record (ieri erano stati appena 962). Il totale delle persone che hanno sconfitto il Coronavirus supera quota 40mila: sono 40.164 in tutto. E calano ancora - in maniera sempre più marcata - i ricoveri in terapia intensiva. Per la prima volta dal 20 marzo i pazienti nei reparti sono  scesi sotto tremila: ad oggi sono 2.936, 143 in meno rispetto a ieri. Il 3 aprile, nemmeno due settimane fa, erano 4.068. Dei 106.607 attualmente positivi (+ 1.189 rispetto a ieri, quando l'aumento era stato di 1.127), 26.893 sono ricoverati con sintomi, 750 in meno rispetto a ieri: è la riduzione più decisa da inizio epidemia. Sono a oggi 76.778 i malati in isolamento domiciliare.

Brusaferro

I dati di oggi portano il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, a ribadire che il trend di "contagiati, ricoverati e deceduti" si conferma in fase discendente. Ma, chiarisce il numero uno dell'Istituto Superiore di Sanità, l'immunità di gregge resta lontana. "Al momento c'è uno studio di sieroprevalenza per indagare quante persone sono venute a contatto col virus e capire qual è la circolazione - spiega Brusaferro -. Ci sono stime variabili da regione a regione ma in generale il 90% delle persone in Italia non è venuto a contatto col virus", aggiunge. Una percentuale che vuol dire solo una cosa: "una larghissima parte della popolazione è ancora suscettibile". E a proposito dell'immunità di gregge: "Per averla bisognerebbe avere circa l'80% di persone venute a contatto col virus, dunque il target è molto lontano", conclude il presidente dell'Iss.

Lombardia

Con qualche minuto di anticipo rispetto a quelli nazionali, giungono i dati della Lombardia. Sono 63.094 i positivi con un aumento di 941 nuovi casi, mentre ieri era stato di 827, ma oggi i tamponi sono stati 10.706, mentre ieri poco più di 7000. I decessi sono 11.608 con un aumento di 231 vittime mentre ieri erano state 235. Calano i ricoverati sia in terapia intensiva (1.032 con -42) e soprattutto negli altri reparti (11.356, -687). "Ci sono numeri migliorativi ma siamo ancora in Fase 1", spiega il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala.

I dati regione per regione

Provincia per provincia

L'analisi dei dati di ieri

Le news di oggi

Resta un rebus la ripartenza dell'Italia nell'era post-Covid-19. Oggi il ministro per le Pari Opportunità e per la Famiglia Bonetti ha auspicato che dal 4 maggio i bambini possano tornare a giocare nei parchi, seppure con modalità ben definite. Anche la Chiesa è pronta a ripartire con messe, matrimoni e funerali: la Cei presenterà un pacchetto di proposte al governo volte a limitare il rischio contagio. E intanto le Regioni continuano a muoversi in ordine sparso. La Lombardia pensa di scaglionare il ritorno al lavoro su 7 giorni e non su 5, con orari differenziati. In arrivo controlli anti-affollamento sui mezzi pubblici. In sicurezza, ma bisogna riaprire prima del 4 maggio: è la posizione, espressa dai Governatori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. L'Emilia-Romagna chiarisce che non istituirà l'obbligo di portare le mascherine. Almeno finché non ce ne saranno per tutti. Terremoto nel Piacentino, una forte scossa - avvertita anche a Milano e a Genova - ha attraversato una delle aree già duramente messe alla prova dall'epidemia. E mentre sulla scena politica continua a tenere banco il dibattito sul Mes, il mondo piange la morte dello scrittore cileno Luis Sepulveda, ucciso a 71 anni dal Coronavirus. 

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La mappa con l'Italia

Elaborazione a cura di DMNK Engineering