Domenica 5 Maggio 2024

Signora difende migrante da insulti razzisti. Il video diventa virale

E' successo sulla Circumvesuviana: un giovane napoletano aggredisce un pakistano, prendendosi la strigliata della donna. Che ora verrà premiata da Eav

Circumvesuviana, è virale il video della signora che 'sgrida' giovane razzista

Circumvesuviana, è virale il video della signora che 'sgrida' giovane razzista

Napoli, 3 novembre 2018 - Dopo quella furente 'sgridata' al giovane razzista (come si è definito), che se la prendeva con un tranquillo  pakistano, Maria Rosaria Coppola è diventata l'eroina della Circumvesuviama. Il video con la sua ramanzina che risuonava nel silenzio del vagone ha fatto il giro del web e l'ha resa famosa. E ora spiega: "Non ho avuto paura di essere aggredita perché in quel momento ero troppo arrabbiata per quello che stava succedendo sotto i miei occhi". A ripensarci sa di aver rischiato, ma dice: "Ormai era andata".

E il giorno dopo, ripercorre quanto accaduto: "Questo ragazzo napoletano è salito a Garibaldi - racconta - e ha iniziato subito a inveire contro il ragazzo pakistano, lo accusava di averlo spinto, di averlo strattonato e gli gridava: 'Negro di m...'". Il pakistano, come si vede anche nel video diventato virale, "non ha proferito parola". Ed è proprio per questo che Maria Rosaria ha deciso di intervenire: "L'ho fatto quando ho visto che lui stava stringendo i denti", spiega.

 

La signora non ne può più del trattamento che quel tipo sta riservando al giovane straniero. E sbotta: "Sei tu che sei scemo e aggressivo. Vergognati". "No, non mi vergogno - risponde l'aggressore - l'Italia è nostra". E Maria Rosaria: "Preferisco che sia sua, non sia mai l'Italia fosse tua". Ma l'uomo non molla: "Io sono razzista", dice quasi con orgoglio. La risposta della donna è netta: "No, non sei razzista, sei str....". E di fronte alle minacce dell'aggressore, non si perde d'animo, anzi: "Se ti vedo alzare un pugno, prendo l'ombrello e te lo scasso in testa", dice ancora. Il video poi si interrompe: sui social si racconta che, all'arrivo alla sua fermata, la signora è stata 'scortata' da un manovale di origini ucraine, pronto a intervenire qualora il protagonista dell'aggressione avesse provato a darle fastidio. Oggi la signora dice di non essersene neppure accorta.

Quanto al fatto che nessuno sia intervenuto, non la disturba più di tanto: "Credo che se le cose fossero degenerate sarebbero intervenuti - spiega - In qualche momento forse un po' di aiuto mi sarebbe piaciuto, ma so che non è facile. Non me la sento di alzare la voce con chi non è intervenuto".

Poi attacca sui controlli carenti: "Il problema non deve essere spostato su chi non si immischia, ma su chi deve controllare e non lo fa. Da utilizzatrice dei mezzi pubblici sento la mancanza di un controllo da parte delle persone che invece queste cose le dovrebbero fare". Già, perché nei vagoni, in stazione, "si vede di tutto, tanto per dirne una, si fuma".

IL PREMIO DI EAV - I vertici dell'Eav, l'azienda che gestisce il servizio ferroviario, lanciano un appello. Umberto De Gregorio, a capo della holding del trasporto regionale, dice: "Voglio ringraziare personalmente e a nome di Eav la signora coraggiosa che ha difeso un ragazzo pakistano sulla Circumvesuviana da un'aggressione razzista. Lo voglio fare di persona e da vicino. E voglio consegnarle un premio speciale 'cittadini protagonisti'".