La Fipav ha mantenuto la promessa. Non che ci fossero dubbi, perché era un impegno formale che il consiglio della federvolley  si era preso, otto mesi fa, come avevamo raccontato qui.

La notizia di ieri è che adesso è attiva la procedura che permette alle pallavoliste di richiedere il contributo del fondo ‘La maternità è di tutti‘, che la Fipav ha creato dopo il caso di Lara Lugli. Tecnicamente è un provvedimento che segue quello del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio, che fornisce un contributo analogo alle sportive che abbiano i requisiti richiesti. Le cifre fanno capire che si tratta di una cosa seria: il contributo della Presidenza del Consiglio sarà di 1000 euro al mese, ai quali la Fipav aggiungerà altri 500 euro. Serviranno ad ‘assicurare la continuità retributiva durante il periodo di gravidanza e in quello immediatamente successivo alla nascita dei figli’, fino a un massimo di dieci mensilità. Un ruolo decisivo nella stesura del provvedimento è stato ricoperto da Chiara Di Iulio, ex giocatrice vincente in campo con scudetto e champions tra le tante vittorie, e oggi consigliere federale con un master in managemente sportivo alla Luiss.