Quando ho visto su chi era caduta la scelta, per trattare lo spinoso caso di Lara Lugli, non ho avuto molti dubbi sull’esito finale della trattativa. Quando il nuovo presidente della Federvolley, Giuseppe Manfredi, ha deciso di incaricare l’avvocato Eugenio Gollini del compito di risolvere la situazione, mi è parso chiaro che era solo questione di tempo. Conosco Eugenio da tanti anni, so quanto è bravo e so quanti valori morali metta al servizio della sua professionalità: e infatti alla fine ha risolto la situazione, permettendo all’ex pallavolista carpigiana di ottenere quella mensilità che la sua ex squadra, il Pordenone, non voleva versarle perché era rimasta incinta. La storia la trovate raccontata qui , pochi giorni dopo mi ero permesso di scrivere qualcosa sul tema qui e siccome non mi piacciono le tirate populiste, è giusto riconoscere che qualcosa le autorità sportive hanno fatto.

Non solo perché la vertenza personale della Lugli è andata a buon fine (e parliamo di un paio di migliaia di euro, non milioni…). E’ più importante che la Fipav si stia impegnando per creare una commissione sulle pari opportunità (e quando questa terminologia polverosa sarà resa inutile dalla reale parità, non sarà mai troppo tardi), e anche un fondo integrativo per le atlete in maternità.

Bene, bravi, bis.