Un calo nei valori della concentrazione di ossigeno nel sangue circolante è un campanello d’allarme da tenere in considerazione, in questo periodo di emergenza Covid-19 questo parametro, anche se meno noto rispetto a temperatura o pressione arteriosa, è indicativo delle prime difficoltà respiratorie che possono essere collegate alla tempesta di citochine, la reazione infiammatoria scatenata dall’infezione da Sars-Cov-2 e possono giustificare il sospetto che sia in atto una polmonite interstiziale.

Oggi è possibile captare le prime avvisaglie, misurare i livelli di ossigeno nel sangue circolante attraverso l’uso del saturimetro (dispositivo noto anche come pulsossimetro), per questo gli specialisti della Società Italiana di Pneumologia, insieme a Federfarma (organizzazione che riunisce oltre 18mila farmacie) e con il patrocinio della Fofi (la federazione dei farmacisti italiani) lancia una campagna di educazione sanitaria e prevenzione intitolata MisuriAMO2.

Fino al 20 dicembre nelle farmacie aderenti alla campagna sarà possibile sottoporsi alla misurazione gratuita dell’ossigeno nel sangue; i dati raccolti in forma anonima grazie allo screening serviranno a realizzare uno studio scientifico. “Un dispositivo quale il saturimetro dovrebbe essere ormai presente comunemente in tutte le case, come il termometro, ma meno del 10% delle famiglie ne possiede uno”, spiega Luca Richeldi, presidente della Società Italiana di Pneumologia (SIP) e componente del Comitato tecnico scientifico del ministero. La quantità di ossigeno presente nel sangue arterioso è un indicatore dello stato di salute dell’apparato respiratorio e di quello cardiocircolatorio.

“La misurazione di questo parametro – aggiunge Richeldi – assume particolare importanza nell’attuale contesto pandemico perché Covid-19 può provocare una polmonite interstiziale e conseguente insufficienza respiratoria che inizialmente possono decorrere anche senza sintomi di rilievo. La scelta di prescrivere questo monitoraggio compete naturalmente al medico, del resto la misurazione periodica dei livelli di ossigeno nel sangue è fondamentale per intervenire quando è necessario, evitando inutili pressioni sul pronto soccorso, garantendo allo stesso tempo interventi tempestivi in caso di insufficienza respiratoria. Questo saturimetro è uno strumento semplice e sicuro, che si applica sul dito della mano e in pochi secondi fornisce due valori: la saturazione arteriosa e la frequenza cardiaca. Valori di saturazione superiori al 95% sono da ritenersi normali. Nel contesto del Covid-19, valori inferiori al 92% devono fare scattare l’allarme”.

Alessandro Malpelo

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