Diarrea cronica, dolori addominali, infiammazione e sanguinamenti dall’ultimo tratto dell’intestino,  sono problemi che affliggono migliaia di persone, anche tanti che si sono sottoposti senza successo a terapie convenzionali o con farmaci biologici ai quali non resterebbe altro che un intervento chirurgico a carico del tubo digerente. Esistono tuttavia adesso nuove prospettive di cura, alternative che è bene conoscere.

 

Farmaco JAK inibitore

Tra le novità disponibili al giorno d’oggi in Italia, per quanti sono tuttora alle prese con una diagnosi di colite ulcerosa attiva, si sta affermando una molecola JAK inibitore di Galapagos, filgotinib, recentemente approvato e reso rimborsabile dall’Agenzia Italiana del Farmaco per il trattamento di pazienti adulti che mostrano una risposta inadeguata, nulla, o che risultano intolleranti a una terapia pregressa.

 

Negli ultimi dieci anni il numero di individui che convivono con una malattia infiammatoria cronica dell’intestino è raddoppiato ed è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi sette anni. Tra le forme morbose che rientrano in questo capitolo, la colite ulcerosa interessa spesso persone nel pieno della vita sociale e lavorativa. Quali scenari si aprono con le ultime innovazioni? Specialisti e rappresentanti dei pazienti ne hanno discusso recentemente a Milano, Palazzo Giureconsulti, in occasione di una conferenza stampa che è stata ripresa da tutti i media più importanti.

 

Guarda il video della conferenza stampa filgotinib

 

Alla luce degli studi finora condotti, commentano gli esperti, Filgotinib di Galapagos è uno JAK inibitore caratterizzato da rapidità d’azione, efficacia nell’induzione e mantenimento della remissione. Queste caratteristiche, insieme alla monosomministrazione per via orale, contribuiscono a migliorare l’aderenza alla terapia e la qualità di vita dei pazienti con colite ulcerosa attiva, nelle forme da moderata a severa.

 

Recidive

«Convivere con la colite ulcerosa – commenta Salvatore Leone, direttore generale Amici, Associazione nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino – è come fare un viaggio con un vicino di posto antipatico, sperando che ci lasci in pace. La patologia in alcuni casi può essere molto aggressiva, caratterizzata da una disabilità celata, difficile da confessare perché per tanti è imbarazzante: il ruolo dell’associazione è quello di proporre ai pazienti soluzioni efficaci, sostenibili dal punto di vista del sistema sanitario».

 

I trattamenti con filgotinib sono frutto della ricerca Galapagos. «Siamo molto felici della nuova indicazione di filgotinib – ha dichiarato Alberto Avaltroni, VPCountry Head di Galapagos in Italia – già rimborsato per l’artrite reumatoide dal 2021 e ora accessibile per i pazienti affetti da colite ulcerosa. Esistono ancora dei bisogni nella gestione della patologia, e filgotinib potrà dare risposte in questo senso».

 

Approfondimento: i vantaggi dei farmaci JAK inibitori