Giovedì 25 Aprile 2024

Un colosso globale da 100 miliardi di dollari

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FONDATA a Brooklyn nel 1849 dai cugini tedeschi Charles Pfizer e Charles Erhart, Pfizer è oggi leader tra le biofarmaceutiche al mondo. Scopre, sviluppa, produce e distribuisce prodotti per il trattamento e la prevenzione delle malattie più diffuse e quelle rare. La sua mission è contribuire al miglioramento della salute e del benessere in ogni fase della vita, mettendo a disposizione risorse e conoscenze scientifiche, stabilendo elevati standard di riferimento in materia di qualità e sicurezza. Pfizer offre oggi una gamma di prodotti ampia e diversificata: dai farmaci in area cardiovascolare, anti-infettiva, oncologica, delle malattie rare, del dolore e dell’infiammazione, alle nuove molecole nell’ambito dei vaccini e dei biologici. Con oltre 11 miliardi di dollari investiti in ricerca e sviluppo nel 2022 e con più di 110 molecole attualmente in studio, Pfizer è tra le aziende farmaceutiche che investono di più in questo settore, concentrandosi in particolare nelle aree oncologia, malattie rare, infiammatorie e immunologiche, cardio-metaboliche, bioterapeutici e vaccini.

La sede principale di Pfizer è a New York, mentre i suoi centri di ricerca sono dislocati in varie nazioni, soprattutto negli Stati Uniti e in Inghilterra, mentre i prodotti messi a punto nei 42 stabilimenti raggiungono oltre 120 Paesi. Il Gruppo è presente in Italia dal 1955, dove impiega con circa 2.000 dipendenti. La sede principale è a Roma; a Milano si trovano gli uffici della farmacovigilanza e della Regulatory Strategy, oltre a un gruppo di ricerca di sviluppo clinico oncologica a livello internazionale. A queste strutture si affiancano i due stabilimenti di produzione di Ascoli Piceno e di Catania, con importanti volumi di esportazione a livello globale.

Il colosso farmaceutico Usa, quotato a Wall Street, ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi record per 100,33 miliardi di dollari, in crescita del 23% sull’anno precedente, mentre l’utile netto è salito del 43% a 31,37 miliardi di dollari e l’utile per azione del 62% a 6,58 dollari. Per l’anno in corso Pfizer prevede invece ricavi compresi tra 67 e 71 miliardi di dollari: un calo dovuto soprattutto ai vaccini, le cui vendite subiranno una contrazione del 64%. Rimarrà invariata invece la quota di mercato, che negli Usa sarà di circa il 64%. Anche nel 2023, il presidente e ceo Albert Bourla si aspetta di "raggiungere di nuovo dei record", che riguarderanno "il maggior numero di lanci e di nuovi prodotti di sempre".

a. r.