Roma, 30 dicembre 2022 - Addio forchette e bicchieri di plastica, persino nei fast food e nelle catene internazionali: a suo modo è il cambio di un'epoca. Dal primo gennaio in Francia una nuova norma obbliga anche le catene multinazionali come Burger King, McDonald's, Starbucks e Subway a eliminare tutto il monouso. Una rivoluzione copernicana per molti 'big' della ristorazione, perché coinvolge scelte di marketing e di immagine coordinata (i vassoi di Mc Donald's sono uguali in tutto il mondo: è la loro forza) e alla quale infatti le catene nelle loro filiali francesi stanno lavorando da mesi.
Come cambia il vassoio
Si pensi soltanto alle confezioni degli hamburger: Oltralpe tra due giorni spariranno, e i panini dovranno dunque essere serviti in un piatto di ceramica, anche se è ammessa l'alternativa di avvolgerli in una carta e appoggiarli direttamente sul vassoio. Nessuna deroga invece per patatine, crocchette, gelati e altri cibi: la nuova legge prevede che vengano serviti in stoviglie riutilizzabili, lavate a 60°C come nei ristoranti tradizionali.
McDonald's imita la carta
La celebre catena americana, per non far cambiare troppo lo 'skyline' del proprio vassoio, ha già disegnato e prodotto delle stoviglie porta-patatine di colore rosso che ricalcano il tradizionale astuccio di cartone con cui fino ad ora erano servite, e la stessa cosa è avvenuta per gli altri contenitori.
Resta invariato il take away
Faranno eccezione, dice la norma, soltanto i pasti da asporto, che dovranno ovviamente confezioni in materiale riciclabile, benché monouso. Già da tempo infatti, nelle principali catene, la plastica monouso era stata sostituita dalla carta e i suoi derivati.
Cosa dice la legge francese
La norma è contenuta nella legge francese n° 2020-105 del 10 febbraio 2020, relativa alla lotta contro i rifiuti e l'economia circolare, e si applica a tutti i luoghi, comprese le mense aziendali, in cui sono presenti più di venti posti a sedere. L'obiettivo è far sparire ben 80.000 tonnellate di rifiuti che solo in Francia sono generati da circa 6 miliardi di pasti all’anno venduti in oltre 30mila punti vendita fast-food.
Esultano gli ambientalisti
Le associazioni ambientaliste francesi esultano e rigettano ogni polemica: “Il fast food è un settore che produce molti rifiuti - spiega Alice Elfassi, responsabile degli affari legali per l'Ong Zero Waste France -. Sebbene la plastica monouso fosse già stata vietata, era stata sostituita da grandi quantità di prodotti usa e getta come cartone, legno, bambù, che consideriamo uno spreco di risorse inaccettabile”.
E negli altri Stati?
La domanda spontanea è se, per la fatica che fanno le catene multinazionali a cambiare le loro procedure, non ne nasca proprio per mano loro una rivoluzione mondiale. Addio confezione del Big Mac, insomma, che rimarrà solo da asporto. Presto torneremo tutti al futuro, e al caro, vecchio piatto in ceramica.