Giovedì 18 Aprile 2024

Cdp da record "In un anno impegnati 30 miliardi"

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PIÙ DI 30 MILIARDI di euro e circa 450mila posti di lavoro. Ci sono due numeri che Dario Scannapieco, nato a Roma nel 1967, amministratore delegato e direttore generale della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), conosce alla perfezione. Sono i numeri che definiscono l’impatto che le attività della Cdp, "braccio finanziario" dello Stato controllato all’83% dal Ministero dell’Economia a delle Finanze, hanno avuto nel 2022 sul sistema produttivo italiano. Già, perché la Cassa Depositi e Prestiti non è soltanto un gestore di risparmi che emette da molti anni i popolarissimi Buoni fruttiferi e Libretti Postali. E non è soltanto il veicolo con cui il governo vorrebbe creare una grande rete di telecomunicazioni nazionale a controllo pubblico, sbrogliando la matassa che si è creata da tempo attorno a un grande gruppo come Tim. Su quest’ultimo argomento, in un incontro con la stampa, a Milano, Scannapieco ha tenuto rigorosamente la bocca cucita: "Oggi non parliamo di Tim", ha detto rispondendo seccamente alle domande dei cronisti. La sua intenzione era infatti quella di snocciolare dati e cifre su cosa la Cdp ha fatto per l’economia italiana nel 2022, impiegando appunto 30,2 miliardi di risorse, il 28% in più rispetto al 2021 e il 25% in più rispetto a quanto preventivato nel budget dello scorso anno. Il che, secondo le stime della stessa Cassa, ha generato un valore aggiunto pari all’1,7% del Pil italiano e, come già ricordato, ha portato pure alla creazione o al mantenimento di circa 450mila posti di lavoro.

"Con il piano strategico 2022-2024 abbiamo ampliato la nostra operatività e definito chiaramente gli strumenti utilizzati", dice Scannapieco, sottolineando che le risorse impiegate l’anno scorso sono state capaci di generare investimenti diretti e indiretti nell’economia per 80 miliardi di euro, "supportando operazioni strategiche per il paese". Infrastrutture, finanziamenti alle imprese, cooperazione internazionale, finanziamenti e consulenza alla pubblica amministrazione, investimenti immobiliari e partecipazioni azionarie, anche con attività di private equity e venture capital: è in tutte queste aree che si estende il raggio di azione della Cdp, una banca che, nel gergo degli addetti ai lavori, viene definita "policy driven", cioè guidata dalla politica, ma nel senso buono del termine. I suoi obiettivi, cioè, sono anche tipo "istituzionale" e non di mero perseguimento del profitto o per soddisfare le esigenze del governo di turno.

Proprio per il suo ruolo policy driven, la nuova Cdp targata Scannapieco (divenuto amministratore delegato nel maggio del 2021 dopo essere stato vicepresidente della Banca Europea per gli investimenti), insiste su un tema oggi sotto i riflettori della comunità finanziaria internazionale: lo sviluppo sostenibile e l’impact investing, cioè gli investimenti che hanno un impatto positivo sulla comunità circostante. "Non abbiamo pensato solo ai volumi", aggiunge Scannapieco, "ma abbiamo orientato l’operatività della Cassa verso una maggiore ricaduta sul tessuto economico e sociale del paese. Nel 2022 abbiamo servito per esempio 45mila imprese, contro le 16mila del 2021, e 3mila enti della pubblica amministrazione, contro i 1.100 dell’anno precedente". Scannapieco ricorda che verso la pubblica amministrazione la Cdp svolge anche attività di consulenza (advisory), aiutando gli enti locali e statali nella "messa a terra" di molti progetti, in particolare nell’ambito del Pnrr (il Piano di Ripresa e Resilienza approvato per traghettare l’Italia e l’Europa fuori dalla crisi post pandemica). Senza dimenticare, poi, l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti in altri campi come gli investimenti immobiliari e di rigenerazione urbana, nella cooperazione internazionale a favore dei paesi in via disviluppo, nelle infrastrutture (con 24 operazioni realizzate, in crescita dell’85% tra il 2021 e il 2022). Non poteva poi mancare la transizione energetica, che nel 2022 ha visto la Cassa impegnare risorse per 3 miliardi di euro.

Infine le attività di Cdp come azionista. Soltanto nel social housing, cioè la costruzione di alloggi a prezzi e canoni calmierati, le risorse della Cassa nel 2022 hanno portato per esempio alla realizzazione di 900 alloggi. L’impact investing, insomma, è il filo conduttore che a detta di Scannapieco ha guidato le attività di Cdp.