Venerdì 3 Maggio 2024

Capo Usa Army in Europa: "Mosca si prepara a una guerra tra 5 anni"

Il generale Frederick Hodges: "Stanno dispiegando capacità ben al di sopra di qualsiasi livello che un'organizzazione separatista potrebbe approntare". L'Europa sottovaluta "la manifestazione di una visione strategica del mondo" che Putin sta realizzando

Il generale Frederick 'Ben' Hodges, comandante dell'esercito americano in Europa (Youtube)

Il generale Frederick 'Ben' Hodges, comandante dell'esercito americano in Europa (Youtube)

Berlino, 9 febbraio 2015  - Il generale Frederick 'Ban' Hodges, comandante dell'esercito americano in Europa, non ha dubbi: "I russi si stanno mobilitando per una guerra che loro pensano scoppierà entro cinque o sei anni. Non che saranno loro a dichiararla, ma penso che loro stiano anticipando cose che accadranno, che loro saranno coinvolti in qualche tipo di guerra nei prossimi cinque, sei anni". Comincia così una lunga intervista a Frederick Hodges, il numero uno della presenza militare Usa sul Vecchio continente, pubblicata dal Wall Street Journal. Un'ampia argomentazione del "fronte russo visto dalla Nato", come suggerisce il titolo. Con il conflitto in Ucraina giunto a un drammatico bivio tra cessate il fuoco o guerra totale, il comandante sostiene che l'Europa sta sottovalutando quella che a suo avviso è "la manifestazione di una visione strategica del mondo" che il presidente russo Vladimir Putin sta traducendo in realtà. Le tecnologie fornite dalla Russia alle milizie separatiste che combattono l'esercito ucraino comprendono apparati tecnologici avanzati, come i jammer, afferma Hodges. 

"Non si tratta di una dimostrazione, stanno dispiegando capacità ben al di sopra di qualsiasi livello che un'organizzazione separatista potrebbe approntare". E di fronte a questi movimenti, si allarma il generale, l'Europa si divide e proprio questo rappresenta "il successo della strategia del Cremlino di fare la guerra senza ammetterlo".

L'intervista a tutta pagina è pubblicata nel giorno in cui la cancelliera Angela Merkel, dopo la maratona negoziale dei giorni scorsi per porre le basi di una de-escalation, è volata negli Usa per incontrare Barack Obama. Il presidente americano è sotto pressione da parte dei repubblicani, che vorrebbero l'autorizzazione a inviare all'esercito ucraino armi e tecnologie che possano portare a un veloce rovesciamento delle sorti della guerra nell'Est dell'Ucraina. Hodges non cita Merkel, apertamente contraria a questa prospettiva, ma punta il dito contro i sostenitori della linea cauta nei confronti di Mosca. "Sapete, francamente, spesso senti certa gente in Occidente dire: non vogliamo provocare i russi. Io penso che la preoccupazione di provocare i russi sia fuori luogo. Non puoi provocarli. Loro stanno già facendo quello che vogliono".