Giovedì 16 Maggio 2024

Telecom: 1700 esuberi e stop assunzioni. Il piano tagli dell'azienda

L'azienda ha presentato il programma ai sindacati durante un incontro al Mise: tagli al personale e esternalizzazione del call center

Call Center (Foto archivio)

Call Center (Foto archivio)

Roma, 23 luglio 2015 - Circa 1.700 esuberi e la societarizzazione del caring: è il piano di efficientamento annunciato da Telecom Italia ai sindacati durante un incontro al Mise.  Questo significa che tutto il call center, nelle intenzioni dell'azienda, dovrebbe uscire dal perimetro Telecom per formare una nuova società che si chiamerà TimCaring srl. Lo conferma una nota del gruppo, aggiungendo che al momento è accantonato il progetto per l'assunzione di 4mila giovani "in attesa della definizione di una normativa che sostenga il ricambio generazionale nelle aziende con elevata età media, permettendo allo stesso tempo la tutela del livello occupazionale". 

I tagli al personale riguarderebbero in particolare le aree di staff, director assistance, cross activity e parte di IT"Obiettivo del governo - si legge in una nota del Mise - è quello di favorire un accordo in tempi brevi". Solo attraverso un'intesa con i sindacati infatti Telecom potrà passare ai fatti. Una nuova convocazione del tavolo è prevista per il prossimo 29 luglio. 

"Andremo al prossimo incontro per trovare un accordo che ci consenta di limitare gli esuberi e di mantenere il caring all'interno del perimetro societario", ha commentato Vito Vitale della Fistel Cisl. Simile la posizione di  Uilcom: "Siamo pronti ad avviare un negoziato per gestire gli esuberi - fa sapere il segretario generale Salvo Ugliarolo, segretario generale - ma contrari al percorso di societarizzazione". 

Intanto si fa strada l'eventualità del ricorso alla solidarietà difensiva. Uno strumento che, allo stato attuale delle norme, l'azienda non potrebbe utilizzare poiché ha terminato, con quello concluso ad aprile, tutti i cicli consentiti. Tuttavia oggi al tavolo al ministero dello Sviluppo economico, secondo quanto apprende Radiocor, ci sono stati segnali di apertura sul possibile ricorso a questo ammortizzatore sociale sia da parte dell'azienda sia da parte del Ministero. Tra i sindacati, la Slc Cgil si è detta però nettamente contraria. Telecom, rappresentata dal capo del personale, Mario Di Loreto, ha invece affermato che "e' disponibile a ragionare su tutti gli ammortizzatori sociali, compresa la solidarietà difensiva". Anche il Mise, rappresentato da Giampiero Castano, si è mostrato disponibile a favorire una deroga che consenta il nuovo ricorso alla solidarietà difensiva per grandi gruppi come Telecom.