Mercoledì 24 Aprile 2024

Nba, i Warriors affossano i Cavs 126-91. Bene il Gallo, Beli ko

I californiani si prendono una sonora rivincita dopo il ko di Natale schiantanto con un netto 126-91 i Cavs. Denver batte 125-112 Orlando con 15 punti di Gallinari, mentre Charlotte perde ancora (Belinelli segna 7 punti in 18 minuti)

Steph Curry e LeBron James (LaPresse)

Steph Curry e LeBron James (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti), 17 gennaio 2017 - La vendetta perfetta. La grande beffa di Natale e la grande rimonta che ha portato i Cavs all'ultimo anello avevano caricato l'ennesimo atto della sfida tra Warriors e Cavs di significati nonostante si stesse parlando di un match di regular season  - come lo stesso Curry ha ammesso non più tardi di ieri - e avevano spinto i Warriors a cercare un riscatto che ammettesse poche repliche e così e desse un segnale forte agli oramai storici rivali dell'Ohio. E così è stato.  Alla Oracle Arena infatti questa notte è andato in scena un vero e proprio assolo dei calforniani che hanno chiuso i conti di fatto già dopo il primo quarto concluso sul 37-22 grazie ad un monumntale Steph Curry capace di mandare a referto una doppia doppia (14 punti e 10 assist) nei soli primi 12 minuti di gioco. Dopo poi ci hanno pensato Klay Thopmson (26 punti) e Kevin Durant (21 punti, 6 rimbalzi e 5 assist) a raccogliere il testimone dal compagno e a dare, grazie anche all'ottimo contributo della panchina, l'accelerata decisiva verso il 126-91 finale giocando un secondo quarto ai limiti della perfezione e mettendo a segno l'ennesimo, schiacciante, parziale (41-27) che all'intervallo lungo ha fatto sprofondare i Cavs a -29 (78-49). Le cifre di Golden State dopo i primi 24 minuti parlavano da sé: 78 punti segnati, come detto,  tirando con il 62% dal campo e il 50% da tre punti ma soprattutto arrivati grazie a ben 26 assist di squadra, segno lampanate del fatto che il motore offensivo dei Warriors , quando gira al massimo, è inarrestabile. Della ripresa c'è ben poco da dire visto che si è trattato di un lunghissimo "garbage time" in cui i californiani hanno comunque saputo conservare fino alla fine 35 punti di vantaggio. Per l'altro grande e atteso protagonista della serata, LeBron James - che nel secondo quarto ha avuto un battibecco conseguente ad un fallo subito con Green -, 20 punti e 8 rimbalzi finali. 

Nella notte però in campo c'erano anche gli azzurri Gallinari e Bellinelli a cui è andata in modo completamente opposto: i Denver Nuggets infatti, grazie anche a 15 punti dell'azzurro, hanno battuto 125-112 i Magic ottenendo il secondo successo consecutivo, mentre Charlotte è caduta 108-98 al cospetto dei Celtics sospinti da un sempre immarcabile Isaiah Thomas che è stato capace di segnare 17 dei suoi 35 punti finali nel solo ultimo quarto. Prosegue anche il buon momento degli Atlanta Hawks che sbancano il Madison 109-108 grazie ad una tripla a 22" dalla sirena finale di Dennis Schroder, nominato migliore in campo visti i suoi 28 punti finali. Quartrto successo di fila e momento d'oro anche per i 76ers che sconfiggono a domicilio i Bucks grazie a 22 punti, 12 rimbalzi e 5 stoppate di un sempre più determinante Embiid. Chiudono il cerchio i successi dei Clippers (120-98 sui Thunder con 23 punti di Speights), dei Wizards (120-101 su Portland), dei Pacers sui Pelicans (98-95) e dei Jazz sui Suns (106-101).