Giovedì 25 Aprile 2024

Giro d'Italia 2016, Gorilla Greipel e Dumoulin vuole a crono del Chianti

La maglia rosa punta al piatto gross

Greipel festeggia (Ansa)

Greipel festeggia (Ansa)

Foligno, 13 maggio 2016 - Ancora Greipel: il Gorilla tedesco concede il bis, regalando alla sua squadra la terza tappa in fila.

Eguagliando in questo Giro il giovane collega Kittel, stavolta appiedato da una foratura a cinque chilometri dall’arrivo.

Fa tutto da solo, Greipel: risale in dribbling dalle retrovie e salta Modolo negli ultimi cinquanta metri, con Nizzolo ormai abbonato ai secondi posti (è l’ottavo in carriera nelle tappe rosa). «Oggi è stata una giornata dura, la fuga era composta da avversari forti, la squadra ha svolto come sempre un lavoro straordinario, i miei compagni hanno dato il massimo per ricucire il gap e portarmi davanti. Abbiamo iniziato presto la volata, nel finale ho trovato un varco e sono riuscito a uscire bene. Siamo super felici per il terzo successo di fila per la squadra», la gioia di Greipel.

Ai rivali, non resta che prendere atto di questa superiorità tedesca, in particolare del velocista che nei tre grandi giri ha raccolto 19 successi. «La mia squadra ha fatto un gran lavoro, lasciandomi a ruota di Greipel come avevo richiesto _ racconta Nizzolo _. Ho fatto del mio meglio, provando ad anticipare Andre, ma non c’è stato nulla da fare. Il motivo per il quale non abbiamo vinto ancora noi velocisti italiani in questo Giro? Beh, ci troviamo di fronte due velocisti di assoluto livello. Restano tre tappe per velocisti, sperando che gli altri calino…».

Conferma Modolo: «Greipel è semplicemente stato il più forte. Io sono partito un po’ lungo, ma è inutile girarci intorno. Mi ha saltato negli ultimi 20 metri. Ci credevo, il piazzamento è comunque importante per la squadra. Io sono meno potente del “Gorilla”, un vero peso massimo come l’ha definito Cipollini. Io peserò 15 chili in meno di lui, è questione di matematica…».

Archiviato per ora il capitolo velocitò, il Giro prepara due giorni in Toscana con riflessi sulla classifica: sabato l’arrivo di Arezzo dopo lo sterrato in salita, domenica la crono che strizza l’occhio alla maglia rosa Dumoulin. «La crono del Chianti sarà fondamentale, uno dei punti chiave per me, essendo adattissima alle mie caratteristiche spero di vincerla _ ammette l’olandese _. Non posso dire quanto potrei guadagnare sugli altri rivali per la generale, il tracciato è mosso quindi non cucito sulle caratteristiche di uno specialista, corridori come Nibali potranno difendersi bene. La maglia rosa per me è speciale come tutte le maglie di un grande giro, questa in più ha grande storia. In ottica classifica temo un po’ la terza settimana, come ho detto più volte non mi sono allenato in altura per il Giro, sono sorpreso della mia forma e consapevole che per me l’ultima settimana sarà molto dura».

Riflettori puntati anche su Nibali, coi nervi tesi dopo gli errori di Roccaraso. Dei quali continuano ad assumersi le colpe i suoi tecnici. «La notte è trascorsa tranquilla, non c'è stato neanche bisogno di particolari chiarimenti: era evidente quello che è successo», le parole del ds dell’Astana, Beppe Martinelli. «Abbiamo sbagliato. L'ordine di attaccare a Vincenzo materialmente l'ha dato Shefer, ma io ero seduto accanto a lui e si è trattato di un ordine condiviso. Adesso sembriamo dei polli, ma in quel momento pensavamo che si potesse far qualcosa sfruttando Fuglsang come punto d'appoggio. Dumoulin? Non lo abbiamo mai sottovalutato, tanto è vero che abbiamo provato ad attaccarlo. Ma noi siamo qui per vincere il Giro d'Italia e dobbiamo pensare alle tre settimane di corsa. Ora dobbiamo concentrarci sulla crono: se già prima di ieri sapevamo di dover fare una grande gara, ora di più».