Giovedì 2 Maggio 2024

Attentati Parigi, Hollande: "La Francia è in guerra"

Il presidente ha parlato al Parlamento francese riunito a Versailles: "Gli atti commessi venerdì sono atti di guerra...dei francesi che hanno ucciso altri francesi". Poi ha chiesto di modificare l'articolo 36 della Costituzione, quello sullo stato d'emergenza, per rafforzare la lotta all'Isis.

Francois Hollande arriva a Versailles (Ansa)

Francois Hollande arriva a Versailles (Ansa)

Parigi, 16 novembre 2015  - "La Francia è in guerra". Lo ribadisce il presidente francese Francois Hollande a Versailles davanti le Camere riunite dopo gli attentati di Parigi.

"Gli atti commessi venerdì sono atti di guerra. L'aggressione contro il nostro Paese è un'aggressione contro i suoi valori, la sua gioventù e il suo stile di vita perché noi siamo la patria dei diritti dell'uomo". 

Hollande ha chiesto di modificare l'articolo 36 della Costituzione, quello sullo stato d'emergenza, per rafforzare la lotta all'Isis. La Francia, ha ricordato al Parlamento, ha bisogno di "un regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico". 

Gli attentati a Parigi "stati decisi, pianificati in Siria, organizzati in Belgio e condotti sul nostro territorio con complici francesi". "Venerdì, sono stati dei francesi che hanno ucciso altri francesi" ha tuonato Hollande.

La Francia è in "guerra contro i codardi", "non è uno scontro tra civiltà, perché questi assassini non rappresentano alcuna civiltà". Il presidente francese ha garantito a Versailles: "Continueremo con i raid aerei sulla Siria anche nelle prossime settimane". "Non si tratta solo di contenere ma di distruggere questa organizzazione (l'Isis, ndr) sia per salvare popolazioni, ma anche per porteggere noi stessi, per evitare che vengano sul nostro territorio come è successo venerdì scorso".

"La Francia non si rassegna e si rialza ogni volta. In questo momento così difficile e pesante - ha aggiunto Hollande - faccio appello a quelle che sono le nostre virtù, perseveranza, unità, lucidità e dignità".

Il presidente francese ha poi informato il Parlamento che "nei prossimi giorni incontrerò Obama e Putin per poter unire le nostre forze e raggiungere quel risultato che è ancora troppo lontano".

Ci sono diciannove nazionalità differenti tra le vittime degli attacchi: lo ha precisato il capo di Stato francese. A tale ragione, il titolare dell'Eliseo ha affermato di voler chiedere una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dedicata alla lotta contro lo Stato Islamico. Il presidente francese ha quindi esortato i concittadini a dare prova di "unita'" e perseveranza. 

E sui provvedimenti di sicurezza interni: "Bisogna espellere più rapidamente gli stranieri che costituiscono un particolare e serio rischio per la sicurezza e l'ordine pubblici".  Poi ha concluso:  "I terroristi non sconfiggeranno la Repubblica, perche' sara' la Repubblica a sconfiggere i terroristi: viva la Repubblica, viva la Francia". Al termine del discorso tutti i parlamentari hanno cantato la Marisgliese.