Sabato 18 Maggio 2024

Pakistan, attacco a bus di sciiti. Almeno 43 persone giustiziate con colpo in testa

L'attentato a Karachi, nel sud del Paese. Ad aprire il fuoco un gruppo di assalitori arrivati in sella a motociclette. Le vittime appartengono alla piccola comunità degli ismaeliti

Attacco a bus in Pakistan (Foto d'archivio Afp)

Attacco a bus in Pakistan (Foto d'archivio Afp)

Islamabad, 13 maggio 2015 - Strage di sciti in Pakistan. Almeno 43 persone sono state uccise oggi in un attentato contro un autobus a Karachi, nel sud del Paese. Le vittime appartengono alla minoranza religiosa ismaelita.  

L'autobus, che era diretto a una moschea, è stato attaccato da un commando di militanti nell'area di Safoora Chowk. A bordo del mezzo c'erano dalle 50 alle 60 persone appartenenti alla piccola setta. 

Gli assalitori, giunti con motociclette, sono saliti a bordo del bus e hanno aperto il fuoco contro i passeggeri, secondo quanto riferito dal commissario di polizia Nadim Ahmad Khan. Si tratta di sei uomini armati di pistola, che sono saliti sull'autobus e hanno sparato alla testa dei passeggeri assicurandosi che nessuno rimanesse vivo. Lo hanno detto testimoni della strage ai giornalisti. Tra i passeggeri non c'erano bambini. Tra le vittime ci sono 16 donne. Per ora nessuno ha rivendicato l'assalto.

Gli ismaeliti sono una piccola comunità di fede sciita che hanno come leader spirituale il principe Karim Aga Khan IV. La maggioranza di loro vive nelle vallate himalayane della provincia di Gilgit Baltistan, verso il confine con la Cina e, in parte, anche nella metropoli di Karachi.