Lunedì 29 Aprile 2024

Unione economico-monetaria, Draghi: "Pericoloso ritardo Ue". Sull'euro: "Minacciato dalle divergenze strutturali"

Conferenza alla Luiss: il presidente della Bce manda un messaggio scritto dal tono molto chiaro

Il presidente della Bce, Mario Draghi (ANSA)

Il presidente della Bce, Mario Draghi (ANSA)

Roma, 23 maggio 2015 - "Alcune delle misure proposte" per il completamento dell'Unione economica e monetaria europea "sono state già realizzate, soprattutto quelle relative all'Unione bancaria. Molte altre restano inattuate. L'attuale situazione dell'area dell'euro ci mostra che questo ritardo può essere pericoloso". E' quanto sottolinea il presidente della Bce, Mario Draghi, in un messaggio inviato alla conferenza della Luiss Verso i 60 anni dai Trattati di Roma: stato e prospettive dell'Unione Europea.

LE PIETRE MILIARI - Draghi ricorda alcuni dei passi avanti compiuti tra cui: il rafforzamento delle regole del Patto di stabilità e crescita; la procedura per gli squilibri macroeconomici con cui "è stato introdotto un nuovo strumento per fronteggiare pericolose divergenze macroeconomiche", la ratifica del Fiscal Compact; la creazione di "uno strumento permanente di gestione delle crisi", il Meccanismo europeo di stabilità. Inoltre "sono state gettate le basi della Unione bancaria, essendo ormai del tutto chiaro che in un'unione monetaria con libera circolazione dei capitali non può esservi stabilità duratura senza meccanismi comuni di vigilanza e di risoluzione delle crisi. Nel novembre del 2014 la Bce ha assunto le competenze di vigilanza per il settore bancario dell'area dell'euro. Nel prossimo gennaio il Meccanismo di risoluzione unico sarà pienamente operativo". Per il presidente della Bce, "questi risultati sono pietre miliari lungo il percorso verso l'integrazione europea che apparivano improbabili solo qualche anno fa". Ma resta ancora molto da fare.

I IRSCHI PER L'UNIONE MONETARIA - Le divergenze strutturali tra i paesi dell'Eurozona possono diventare esplosive e mettere a rischio persino il futuro della moneta unica, ha dettoDraghi nel suo intervento a Sintra, in Portogallo. "In una unione monetaria no ci si può permettere di avere profonde e crescenti divergenze strutturali tra paesi, perché queste tendono a diventare esplosive", ha detto Draghi a una platea di accademici e banchieri centrali. "Possono arrivare a minacciare l'esistenza dell'unione stessa, l'unione monetaria".

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