Venerdì 17 Maggio 2024

Stuprata in auto, notte di terrore. Preso un marocchino irregolare

Genova, minacce al fidanzato della vittima. Prima una serie di rapine

Manifestazione contro la violenza sulle donne (Ansa)

Manifestazione contro la violenza sulle donne (Ansa)

Genova, 9 ottobre 2017 - Ha violentato una ragazza in automobile, obbligando il fidanzato a uscire dal mezzo per portare a termine il suo piano perverso. È successo a Genova l’altra notte, protagonista un marocchino di 27 anni, irregolare in Italia. L’immigrato è stato arrestato con l’accusa di aver stuprato una 24enne. Il magrebino, fingendo e minacciando di essere armato di una pistola, che in realtà non era in suo possesso, ha costretto il ragazzo a scendere dall’automobile per andare a prelevare contante da un bancomat e a consegnargli i soldi. Erano le quattro del mattino a Sestri Ponente, in salita Cataldi, dove il clandestino si era fatto trasportare con l’autovettura della coppia, intercettata in precedenza sul Lungomare di Pegli.

Prima di aggredire i due giovani, il marocchino, di 27 anni, pluripregiudicato, aveva rapinato due ventenni, feriti al viso con i cocci di una bottiglia. I due ragazzi, che guariranno in 5 e 8 giorni, sono stati costretti a consegnare i cellulari ed i portafogli. Ha poi minacciato cinque amici sempre ventenni a cui ha fatto credere di avere una pistola in tasca per obbligarli a consegnare il telefonino e tutti i loro soldi. Gli agenti delle volanti dopo la prima rapina battevano le strade del Ponente e hanno così intercettato la vettura dei due fidanzati subito dopo la violenza sessuale. La ragazza, vittima dello stupro, si trova sotto choc.

Non solo Genova. Picchiava, violentava e rapinava le prostitute: per questo ieri a Roma la polizia ha arrestato un 25enne di origine romena che in una settimana ha seminato il panico sulla via Salaria, arteria della Capitale spesso frequentata dalle lucciole. Lo scorso 27 settembre l’uomo ha picchiato una prostituta che si era rifiutata di acconsentire ad alcune sue richieste. Al termine dello stupro l’ha legata con i lacci delle scarpe della donna, le ha rubato circa 400 euro ed il cellulare, dandosi poi alla fuga. Dopo essersi liberata, la prostituta ha deciso di recarsi in ospedale per farsi curare, con l’intenzione però di non sporgere querela. Solo a causa di un malore accusato nel tragitto e l’intervento dei medici ha consentito di avviare l’attivazione delle procedure del caso.