Venerdì 26 Aprile 2024

Canone Rai, Giacomelli fa chiarezza: "Paga solo chi ha la tv, non il computer o altri device"

Il sottosegretario intervenuto a 24 Mattino ha spiegato: "È il possesso di un televisore il requisito per il pagamento del canone, non degli altri device". Esclusi computer, tablet e smartphone, ma con la radio si paga.

Sede Rai di viale Mazzini, Roma (imagoeconomica)

Sede Rai di viale Mazzini, Roma (imagoeconomica)

Roma, 22 ottobre 2015 - Oggi il sottosegretario Antonello Giacomelli ha voluto fare chiarezza su chi deve pagare il canone Rai. Infatti, miti a parte, anche di recente Matteo Salvini (bachettatto da Giacomelli: "Ammiccare all'evasione è scorretto"), ha generato polemiche su chi dovrebbe abbattersi il canone Rai. Il leader della Lega attaccava in radio: "Non esiste presumere che tutti debbano vivere e sopravvivere col televisore in casa. E uno dovrebbe pagare se ha il videocitofono o se ha l'iPad. Ma stiamo scherzando?"

Errato, almeno a quanto ha spiegato il sottosegretario a 24 Mattino: "Rimane l'impianto della normativa in vigore. È il possesso di un televisore il requisito per il pagamento del canone, non degli altri device. Nella norma abbiamo solo aggiunto una presunzione del possesso del televisore che è il contratto di fornitura elettrica". 

Quindi "sono esclusi computer, tablet e smartphone", ma Giacomelli ha anche precisato che chi possiede la radio sarà tenuto al pagamento. Poi ha ricordato: "Secondo i dati Istat il 97% degli italiani possiede un televisore. Eppure questo non emerge dai dati sul pagamento del canone".

E il regolamento in vigore, stando a quanto riportato dal sito degli abbonamenti Rai, non prevede un canone per chi 'possiede solo un computer privo di sintonizzatore TV'.

Infatti solo apparecchi atti od adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV. Quindi i computer, che ricevono i programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso il segnale digitale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone.

Si paga invece se l'apparecchio televisivo è usato solo come monitor per il computer o per vedere videocassette. Infatti la legge (Art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246) prevede che non siano esentati quelli che destinano l'apparecchio televisivo ad uso diverso, perché non ne esclude la adattabilità alla ricezione delle trasmissioni televisive.

SANZIONI - Antonello Giacomelli ha poi affrontato il tema sanzioni per il mancato pagamento del canone: "C'è già ed è da due a sei volte" la somma dovuta. "C'era un'idea del Mef di togliere questa forbice e stabilire che la sanzione era di 5 volte la somma dovuta. Non c'è una soluzione già stabilita, sarà il Parlamento a decidere con la legge di Stabilità". Il sottosegretario ha ricordato che è reato dichiarare falsamente che non si possiede un televisore per non pagare il canone Rai: "Sarà reato, ma non perché modifichiamo qualcosa. Il decreto del 2000 già dice che la certificazione di un dato falso è reato. Nella legge di stabilità esplicitiamo che vale quella regola".

EVASIONE ARRETRATA - Per chi non ha pagato il canone Rai negli anni passati? "Purtroppo non succede niente, non perché ci sia un condono, ma perché l'utente avrebbe buon gioco a dire che ha acquistato solo ora il televisore". Giacomelli: "Tollerare un'evasione del 30% non è giusto prima di tutto per il 70% di utenti che pagano il canone". Il bollettino arriverà solo "con il contratto della fornitura elettrica dell'abitazione dove si è residenti" e la cifra totale sarà di 100 euro, "senza alcuna maggiorazione e nessuna imposta aggiuntiva" come le accise previste per l'elettricità, perché "la bolletta è solo la modalità di pagamento". Autocertificazione se c'è il mancato possesso del televisore con modalità.