Giovedì 16 Maggio 2024

Borsa, banche affondano Milano: chiusura a - 2,65%

Giornata difficile per i listini europei, Piazza Affari maglia nera. Consob: investigheremo sull'andamento di Mps Petrolio a picco, ma la benzina non cala: ecco perché - di A. PEREGO

Il Dax di Francoforte (Ansa)

Il Dax di Francoforte (Ansa)

Milano, 18 gennaio 2016 - I titoli bancari affondano Piazza Affari in una giornata complicata per le Borse europee. Come era prevedibile, dopo il crollo dei listini del Golfo e in scia alla picchiata del prezzo del petrolio (Brent al minimo dal 2003), i mercati hanno virato al ribasso. Milano è maglia nera d'Europa: l'indice Ftse Mib ha azzerato tutti i guadagni dell'ultimo anno ed è ritornato sui livelli di gennaio 2015, chiudendo a 18.686 punti (-2,65%). A pesare sui listini del Vecchio Continente l'effetto-Iran, con Teheran che, dopo gli accordi sul nucleare e lo stop alle sanzioni internazionali, potrebbe buttare notevoli quantità di greggio sul mercato, abbassando ulterirormente i prezzi. L'Opec ha detto oggi che il mercato "comincerà a riequilibrarsi nel 2016".

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LA GIORNATA - Dopo un timido tentativo di rimbalzo, le borse azzerano i rialzi, passano in negativo e proseguono sotto la parità fino a chiusuraMilano è la peggiore tra le 'big', trascinata al ribasso dalle banche.  Tra i peggiori titoli Mps (-14,76%), travolta da un vero e proprio 'panic selling'. Dopo che il titolo in mattinata era stato più volte sospeso per eccesso di ribasso, nel pomeriggio la Consob ha vietato la vendita allo scoperto sulle azioni della banca senese per oggi e domani. L'andamento anomalo del titolo finisce sotto la lente della Consob: "Stiamo monitorando Mps e le altre banche. Ci sono state mani italiane e straniere sulle azioni Mps, e investigheremo" su quanto accaduto. ha detto il presidente Giuseppe Vegas. "Vedremo a fine giornata chi ha comprato e chi ha venduto" ha aggiunto.

BANCARI A FONDO - Ma sono stati i bancari in generale a portare verso il basso Piazza Affari.  Da Ubi (-7,2%) a Banco Popolare (-6,7%). In difficoltà anche i due big del settore: Intesa Sp (-5%) e Unicredit (-5,3%). In controtendenza Moncler (+3,5%), festeggiando le indicazioni positive sul 2015 e anche sul 2016 del presidente Remo Ruffini. Del comparto lusso hanno ridotto i danni anche Tod's (-0,5%) e Ferragamo (-0,96%), mentre le Luxottica sono andate su dello 0,62%. Volumi importanti per Telecom, che chiude però invariata. I titoli hanno beneficiato della notizia che Vivendi ha comprato ancora azioni portandosi al 21,39% del capitale.  Tra le altre Piazze europee Londra, Francoforte e Parigi chiudono in rosso, ma limitano i danni rispetto a Milano. L'Ftse 100 cede lo 0,42%, il Dax lo 0,25% e il Cac40 lo 0,49%. Wall Street è chiusa per festività, oggi è il Martin Luther King Day

TOKYO CHIUDE IN PERDITA - Seduta in rosso anche per la Borsa di Tokyo che peraltro riduce nel finale le perdite registrate in avvio di seduta. L'indice Nikkei ha chiuso gli scambi a 16.955 punti (-1,12%), livello minimo da settembre scorso, dopo avere aperto in calo del 2,8 per cento. Si tratta della nona seduta in perdita, su 10, dall'inizio dell'anno.

CAMBI E PETROLIO - Sul fronte dei cambi, l'euro pasa di mano a 1,0883 dollari (venerdì 1,0916) e 127,75 yen (127,68), mentre il dollaro-yen si attesta a 117,32 (116,96). Il petrolio continua a destare preoccupazione: il wti sta accusando una flessione dell'1,39%, attestandosi a 29 dollari al barile. Il Brent, che oggi si è spinto sotto i 29 dollari al barile, vale 29,49 dollari in ribasso dell'1,5%.

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