Venerdì 17 Maggio 2024

Bielorussia, plebiscito per Lukashenko: sfiora il 90%. Opposizione in piazza a Minsk

Per l'opposizione il voto è "elezioni farsa", ma la percentuale di affluenza, ufficialmente, è stata oltre l'80%

Alexander Lukashenko al voto con l'inseparabile figlioletto Kolia (Ansa)

Alexander Lukashenko al voto con l'inseparabile figlioletto Kolia (Ansa)

Mosca, 11 ottobre 2015 - Aleksandr Lukashenko supera se stesso. Il controverso presidente bielorusso ha conquistato il quinto mandato consecutivo superando i risultati della precedente elezione, dove si era fermato al 79,65%: questa volta si attesta tra l'80% e l'84% dei voti, secondo gli exit poll. La commissione elettorale parla addirittura dell'89% dei consensi. Con cifre come queste, agli sfidanti restano solo le briciole. Per la cronaca erano Tatiana Korotkevich, del movimento di opposizione 'Dì la veritàì', Serghiei Gaidukevich, leader del partito liberal-democratico, e Nikolai Ulakhovich, presidente del partito patriottico (gli ultimi due oltretutto sono considerati nomi di facciata).

L'opposizione ieri era scesa in piazza invitando a boicottare il voto, derubricato come "elezioni farsa", ma la percentuale di affluenza, ufficialmente, è stata altissima (oltre l'80%).  Lukashenko ora punta a riavvicinarsi con la Ue, manovra criticatissima dal nuovo premio Nobel per la letteratura, la bielorussa Svetlana Alexievich: "E' un uomo indegno di fiducia, è un 'uomo sovietico' e non cambierà mai", ha accusato. Saranno gli osservatori Osce a decidere - domani - il corso dei rapporti tra Bruxelles e Minsk: forse basterà il riconoscimento di qualche "progresso",  per avviare una normalizzazione che dovrebbe passare entro fine mese attraverso la revoca o la sospensione delle sanzioni che dal 2006 isolano il Paese.

Bielorussiam Lukashenko all'89%. Opposizione in piazza a Minsk (Afp)PROTESTE A MINSK - Diverse centinaia di persone sono scese in piazza Ottobre nel centro di Minsk per protestare contro i brogli di quelle che sono state definite dall'opposizione "elezioni presidenziali farsa". Tra i partecipanti attivisti della campagna civile 'Bielorussia europea', il regista Volha Mikalajchyk, il leader degli imprenditori individuali Ales Makaeu. Alcuni partecipanti portavano striscioni con gli slogan 'Boicottare la dittatura' e 'Lukashenko vattene'. I poliziotti hanno chiesto di lasciare la piazza ma gli attivisti hanno risposto 'Vergognatevi' e fischiando.

"Dobbiamo combattere per una situazione in cui la gente del nostro Paese non sia mandata in galera per le sue opinioni, dobbiamo essere uniti - ha ammonito Makaeu - Abbiamo il diritto ad una protesta pacifica, ce ne saranno altri come noi, il timore di rappresaglie scomparirà". E  Maria Kasyan, attivista per i diritti umani, ha urlato: "Protestiamo contro i brogli delle elezioni, abbiamo il diritto costituzionale di farlo". L'iniziativa si è conclusa con una preghiera per la Bielorussia.