Cairo, 29 giugno 2015 - Terrore a Il Cairo: una bomba ha colpito un'auto del procuratore generale Hisham Barakat. Il magistrato è morto dopo essere stato trasportato in ospedale: non è sopravvissuto a un'emorragia interna. Ferite le guardie del corpo.
L'attacco è stato rivendicato dalla cellula al Moqawma al Shabia (resistenza pubblica), vicina alla Fratellanza musulmana e segue la diffusione di un video dello Stato del Sinai - organizzazione affiliata all'Isis - in cui i terroristi mostrano l'uccisione dei tre giudici della città di al Arish, nel Sinai settentrionale e minacciano altri attentati contro i magistrati. L'attentato cade alla vigilia del secondo anniversario della deposizione dell'allora presidente islamista Mohamed Morsi: tutte le celebrazioni sono state annullate.
L'ordigno è esploso vicino all'accademia militare Nasr City, a est della capitale. Il presidente Al Sisi ha ordinato all'apparato di sicurezza di individuare rapidamente i responsabili dell'attentato: "Questi attacchi non fermeranno la lotta contro il terrorismo".
Barakat aveva 65 anni ed era una figura chiave dei processi contro la Fratellanza musulmana nel dopo-Morsi.