Mercoledì 2 Ottobre 2024

Gaza, avvocato palestinese cita in giudizio governo Italia

Patrocinato da 4 legali torinesi: "Stop armi e sostegno Israele"

Gaza, avvocato palestinese cita in giudizio governo Italia

Gaza, avvocato palestinese cita in giudizio governo Italia

Iniziativa legale di un avvocato palestinese, Salahaldin Abdalaty, contro il governo italiano per "corresponsabilità civile" nelle "violazioni ai diritti umani commesse a Gaza dalle autorità israeliane". Con l'assistenza di un pool di quattro colleghi, tutti del Foro di Torino, Abdalaty ha depositato al tribunale di Roma un ricorso con cui, richiamandosi a una serie di norme nazionali e internazionali, chiede ai giudici di ordinare "con urgenza" alla Presidenza del consiglio e ai ministeri di esteri e difesa una serie di provvedimenti: tra questi figurano l'immediata imposizione del divieto di vendita e trasferimento di armi. Altri provvedimenti sono il ristabilimento della partecipazione dell'Italia ai finanziamenti a Unrwa (l'agenzia dell'Onu per il soccorso dei profughi palestinesi), la sospensione di qualsiasi sostegno "diretto o indiretto" alle operazioni militari israeliane, il voto favorevole del governo in sede Onu, Consiglio europeo "e ogni altro organismo internazionale" a ogni iniziativa finalizzata "a far cessare incondizionatament le operazioni militari nella Striscia di Gaza". Abdalaty è patrocinato dagli avvocati torinesi Stefano Bertone, Marco Bona, Gianluca Vitale ed Emanuele D'Amico. I legali, nel ricorso, citano i "danni gravissimi patiti dal ricorrente", osservando che lo scorso 7 dicembre durante un bombardamento israeliano nella striscia di Gaza sono morti la madre, il fratello, la sorella, la cognata, un nipote e un sesto familiare. L'avvocato, che è un componente del Palestinian Bar Association (l'ordine degli avvocati palestinesi) ora si trova in Egitto.