Sabato 5 Ottobre 2024

Cina in deflazione a dicembre, prezzi al consumo in calo del 0,3%

La Cina resta in deflazione a dicembre, con minimi segnali di ripresa. Prezzi al consumo in contrazione annua dello 0,3%, prezzi alla produzione in calo del 2,7%. Surplus commerciale in aumento a 75,34 miliardi di dollari. Interscambio commerciale con la Russia a livelli record nel 2023, ma tensioni geopolitiche causano flessione dei flussi commerciali bilaterali.

La Cina continua a essere afflitta dalla deflazione anche nel mese di dicembre, con pochi segnali di ripresa. I prezzi al consumo hanno registrato una contrazione annua dello 0,3% (-0,5% a novembre e -0,4% rispetto alle previsioni degli analisti), mentre i dati congiunturali hanno mostrato un modesto aumento dello 0,1%, rispetto al -0,5% di novembre e al +0,2% previsto inizialmente. Per quanto riguarda i prezzi alla produzione, l'Ufficio nazionale di statistica ha riportato una diminuzione annua del 2,7%, la quindicesima consecutiva. Sebbene questo dato sia migliore rispetto al -3% del mese precedente, supera le stime degli analisti del 2,6%, confermando l'incertezza degli scenari macroeconomici. La Cina ha registrato un aumento del surplus commerciale a dicembre, che ha raggiunto i 75,34 miliardi di dollari, rispetto ai 70,65 miliardi dello stesso mese del 2022 e ai 74,75 miliardi previsti. Questo risultato è stato favorito dalla ripresa della domanda interna ed estera. Secondo l'Amministrazione generale delle Dogane, le esportazioni sono aumentate del 2,3% su base annua, superando le stime dell'1,7% e dello 0,5% di novembre. Le importazioni, invece, sono cresciute dello 0,2%, invertendo il calo dello 0,6% di novembre, ma rimanendo leggermente al di sotto delle previsioni del +0,3%. Nel 2023, lo scambio commerciale tra Cina e Russia ha raggiunto nuovi livelli record, registrando un aumento annuo del 26,3%, superando i 240 miliardi di dollari e superando l'obiettivo di 200 miliardi fissato da Mosca e Pechino negli incontri bilaterali dello scorso anno. Tuttavia, secondo i dati diffusi oggi dall'Amministrazione generale delle Dogane cinesi, le tensioni geopolitiche tra le due maggiori economie mondiali - che sono aumentate in modo significativo nel corso del 2023 - hanno portato a una diminuzione del 11,6% negli scambi commerciali bilaterali, che si sono attestati a 664,4 miliardi di dollari, segnando la prima flessione dal 2019.