Pelé, eredità milionaria per la moglie e i sette figli

A dividersi l'eredità di O Rey saranno la terza moglie, Marcia Aoki, e i sette figli

Roma, 30 dicembre 2022 - Agli eredi di Pelé andranno oltre cento milioni di dollari. A divedersi l'eredità di O Rey saranno la terza moglie Marcia Aoki, imprenditrice 56enne, e i sette figli: Kely, Edinho e Jennifer, nati dal primo matrimonio con Rosemeri dos Reis Cholbi, poi i gemelli Joshua e Celeste, figli della seconda moglie, Assiria Seixas Lemos, quindi Sandra Machado, nata dalla relazione extraconiugale con la domestica Anizia Machado, e riconosciuta dopo una lunga battaglia legale, e infine Flavia, figlia della giornalista Lenita Kurtz

Leggi anche: Pelé: oggi veglia funebre, la diretta. "Ci sarà anche il presidente Lula"

Pelé nel 1992 (Ansa)
Pelé nel 1992 (Ansa)

È morto Pelé, il mondo piange O Rey del calcio

Secondo le stime del sito specializzato "Celebrity Net Worth" il patrimonio dell'unico calciatore ad aver vinto tre Mondiali non si basa su quanto ha guadagnato da calciatore, infatti all'epoca anche i grandi campioni non percepivano le cifre stratosferiche di oggi, ma soprattutto grazie alle pubblicità, alle apparizioni ad eventi e ai suoi avveduti investimenti finanziari. 

Infatti era un abile investitore immobiliare, e lo dimostrò nel 2008 vendendo una lussuosa villa agli Hamptons, Long Island, comprata per soli 100.000 dollari, ristrutturata e ceduta per 3 milioni di dollari. E per fortuna, visto che dal 2014, all'età di 74 anni, in Brasile percepiva un sussidio pari a circa 550 euro al mese. Pelé aveva raccontato, con il suo spirito sempre positivo: "In più per via della mia età potrei viaggiare gratis sui mezzi pubblici e pagare metà prezzo al cinema". Ma O Rey era così, mai un lamento su quanto poco aveva percepito con il 'futebol', spesso però ricordava di aver guadagnato di più con il suo nome, con la pubblicità, sottolineando di non aver mai reclamizzato "tabacco, alcolici e cose legate a temi di natura politica o religiosa".

Statue illuminate di verdeoro

Il Brasile si prepara a tre giorni di lutto nazionale, le autorità cittadine di moltissime località hanno deciso di illuminare statue, monumenti e luoghi significativi. A Rio de Janeiro ieri notte era illuminato con i colori della Seleçao il Cristo Redentore. Le stesse tinte verdeoro hanno illuminato a giorno il Maracanà, dove Pelé realizzò il suo millesimo gol. Anche il Palazzo dos Bandeirantes a San Paolo, residenza ufficiale del governatore dello stato, è stato investito da un fascio di luce gialloverde. Illuminati in onore di Pelé anche la piazza che porta il suo nome a Tres Coraçoes, la sua città natale e dove c'è la statua del n.10 che solleva la Coppa Rimet. Curoisità: Edson Arantes do Nascimento non amava molto il nomignolo Pelé, affibiatogli dai compagni di scuola perché pronunciava Pilé il nome del portiere Bilé. 

Pelé, il funerale e la scelta di farlo slittare dopo l'insediamento di Lula

Morte Pelè, le reazioni del mondo dello sport

Pelé nell’Olimpo. Con Maradona e Messi era la Trinità. E un inno alla fantasia