Lunedì 15 Aprile 2024

Pelé, il funerale e la scelta di farlo slittare dopo l'insediamento di Lula

Le esequie dureranno un giorno. Inizierenno il 2 gennaio allo stadio del Santos, dove si pensa già a un immenso pellegrinaggio laico. Poi la sfilata per le vie cittadine fino al Memorial Necropole Ecumenica, il cimitero scelto da O' Rey per il riposo eterno

San Paolo (Brasile), 30 dicembre 2022 - Il 'velorio' per Edson Arantes do Nascimento, O Rey Pelé, avrà inizio alle 10 del mattino del 2 gennaio nello stadio del Santos, a Vila Belmiro, quello che fu il prato sul quale il dio del calcio, come lo chiamano i brasiliani, ha deliziato le platee nella sua carriera dei record. Il funerale durerà un giorno e si pensa già a un pellegrinaggio laico incommensurabile: popolo, autorità, calciatori, musicisti, attori faranno visita al feretro. Fra gli ospiti che saranno presenti alla veglia del 'Craque' morto a 82 anni ci dovrebbe essere anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino, che ha mandato il suo messaggio di cordoglio accanto a quello di tanti grandi della Terra come l’ex presidente americano Obama.

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Dopo ventiquattro ore in cui la bara sarà esposta al pubblico, il 3 gennaio sempre alle 10 comincerà la sfilata per le vie di Santos fino al Memorial Necropole Ecumenica, il grande cimitero verticale della città satellite di San Paolo del Brasile che da sola conta 500mila abitanti in un agglomerato urbano attorno alla metropoli paulista di oltre 27 milioni di anime. Dal Memorial si gode fra l’altro una vista 'deslumbrante' su Vila Belmiro.

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Un murales dedicato a Pelé e Garrincha e Rio de Janeiro (Ansa)
Un murales dedicato a Pelé e Garrincha e Rio de Janeiro (Ansa)

È stato lo stesso Pelé a scegliere la sua destinazione finale: "L'ho scelto – disse nella sua ultima intervista al giornale A Tribuna - per la sua organizzazione, pulizia e struttura. È un luogo che trasmette pace e tranquillità spirituale, dove la persona non si sente depressa, non sembra nemmeno un cimitero”. Sul cammino per il camposanto ci sarà una fermata davanti alla casa dove visse dona Celeste, la mamma del campione. Sul prato dello stadio è già stato montato un grande altare dove avverrà la benedizione della salma. Sono stati già organizzati i corridoi attraverso i quali pubblico e autorità accederanno, da cancelli diversi, all’interno dell’impianto, così come si sta attuando il piano di sicurezza.

Sono giorni delicati per il Brasile e la famiglia ha accolto l'invito delle autorità a fare slittare le esequie a dopo il primo gennaio quando a mezzogiorno nella capitale Brasilia inizierà la cerimonia per l’insediamento del nuovo presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, e per la quale si temono disordini. I tre giorni di lutto nazionali proclamati dal presidente uscente Jair Bolsonaro sono stati comunque accolti con entusiasmo dai tifosi, concentrati molto di più sull’addio al 'Tricampeao' che sul passaggio di consegne al Planalto. Bolsonaro ha detto che "la leggenda di Pelé rimarrà viva sempre", mentre Lula ha dichiarato che "vederlo giocare è stato un privilegio straordinario". 

Le due cerimonie che si accavallano pongono sullo stesso piano il governo del Paese e il sentimento della gente. Pelé è stato ministro dello Sport in una tradizione che ha visto nel Brasile scegliere per quella carica un ex campione (il prossimo ministro di Lula sarà Ana Moser, stella del volley), mentre Bolsonaro aveva soppresso il dicastero, nonostante la sua passione per il calcio fosse abbastanza nota, vista anche la contestatissima partecipazione alla festa del Flamengo vincitore della Libertadores pochi giorni prima del ballottaggio presidenziale. Il sogno di tutti i brasiliani è che la vicenda terrena di Lula e quella celeste di Pelé possano servire per qualche giorno a sanificare il Paese dove la politica sta ribollendo e rischia di degenerare. Sperando che il funerale dell’asso del futebol si possa svolgere, l’indomani della 'posse' del presidente, nella tranquillità e nell’affetto più assoluti. Pelé lo merita.