Sabato 20 Aprile 2024

Condizionatori, raffrescatori, climatizzatori e deumidificatori: qual è la differenza?

Smart / Individuare il dispositivo adatto alle esigenze e alla grandezza dell’ambiente è fondamentale per comfort e consumi

Il giusto elettrodomestico può risolvere più di un problema

Il giusto elettrodomestico può risolvere più di un problema

Utilissimi d’estate per rinfrescare le stanze della casa, comodi anche d’inverno come sostituti dei caloriferi, ormai i condizionatori sono la soluzione adatta per ogni stagione. Ne esistono di diverse marche, stili, potenze, ma non tutti sanno che in realtà un condizionatore non è un climatizzatore, così come questi ultimi non sono né deumidificatori, né raffrescatori. Stiamo parlando infatti di quattro dispositivi differenti. Il condizionatore ha il compito di rinfrescare l’ambiente utilizzando un gas refrigerante e una ventola. Diversamente da quanto si pensa, non ha la possibilità di ridurre il livello di umidità e non regola la qualità dell’aria. Quello multifunzionale (e che viene sempre confuso con il climatizzatore) è il climatizzatore che può rinfrescare, riscaldare e deumidificare l’ambiente così da migliorare anche la qualità dell’aria. Questo dispositivo ha un costo ovviamente maggiore del primo. Ma quindi che differenza c’è tra condizionatore e raffrescatore? Quest’ultimo si limita solamente a spostare l’aria generando fresco, senza generarla: esempi di raffrescatore sono il ventilatore e la ventola da soffitto. Il compito del deumidificatore invece non è quello di raffreddare come il condizionatore, né di scaldare, ma quello di eliminare il tasso di umidità, rendendo l'aria più respirabile. Chi decide di acquistare uno di questi strumenti deve mettere in conto, oltre alla spesa iniziale dell’installazione, anche a quella in bolletta: secondo alcuni studi un condizionatore acceso per 4 ore al giorno provoca un aumento del 25% (circa 125 euro all’anno). Per questo, se in estate il caldo si fa davvero insopportabile, si consiglia di installare, piuttosto che un condizionatore o un climatizzatore, un raffrescatore per ogni stanza che sposta semplicemente l’aria e permette di respirare anche nelle giornate più bollenti. Fondamentale è tenere d’occhio la classe energetica dell’apparecchio, monitorare il costo medio dell’energia e cercare di utilizzare il meno possibile i dispositivi. Nel caso del condizionatori, il prezzo medio di un KWh di energia deve essere aggiunto ad altri valori come imposte, spese per il trasporto e gestione dei contatori, così da ottenere il costo da pagare espresso in bolletta. Nel caso dei condizionatori e climatizzatori, c’è da specificare che ne esistono di due tipi, fissi e portatili e di diverse potenze: il minimo è 300 Watt, il massimo 1,200 Watt. Per convertire la potenza in energia consumata basta dividere la cifra per 1.000. Per cercare di risparmiare è necessario seguire alcune accortezze, dalla pianificazione delle accensioni (magari evitando di avviare il dispositivo quando non si è in casa) e migliorare l’isolamento dell’abitazione stessa, installando infissi nuovi e che non permettono agli spifferi di entrare. Importantissimo è poi utilizzare la tecnologia inverter: la funzione di questo dispositivo è quella di impostare il motore al minimo quando viene raggiunta la temperatura desiderata.