Medicina

Vaccinazioni anti-Covid, indicazioni e richiami

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Piano pandemico, a che punto siamo con la profilassi anti-Covid? Le strategie sul lungo termine per sbarrare la strada al temibile ritorno in grande stile di nuove varianti del virus Sars-Cov2 sono state al centro di una tavola rotonda organizzata da Novavax nell’ambito del World Congress on Public Health  organizzato a Roma. Andiamo verso una vaccinazione annuale combinata antinfluenzale e anti-Covid per tutti gli interessati, in autunno, con un richiamo in primavera raccomandato ai soggetti fragili.

 

  • Previsioni e convivenza
  • Andamento stagionale
  • Gradi di protezione
  • Vaccini combinati
  • Immunizzazione eterologa
  • Varianti Omicron
  • Indici di sicurezza
  • Situazione attuale
  • Scenari futuri

 

1.Previsioni e convivenza. Negli ultimi anni, il Covid-19 ha fatto emergere come i virus respiratori sono prevedibili solo in parte. Guardando a quanto è successo negli ultimi tre anni, considerando il comportamento tipico dei patogeni respiratori, gli esperti provano a tracciare le future strategie di vaccinazione che ci permetteranno di convivere con il Sars-Cov2, proprio come facciamo con i virus influenzali.

 

2.Stagionalità. Sarà necessaria una vaccinazione annuale anti-Covid? A oggi l’epidemia da coronavirus si ripresenta ciclicamente a ondate senza un carattere ricorrente come avviene nei virus influenzali. “Ci aspettiamo però – ha dichiarato Pierluigi Lopalco, professore di sanità pubblica presso l’Università del Salento – che l’andamento stagionale prima o poi finisca per instaurarsi, e allora sarà utile prevedere una vaccinazione autunnale, come quella antinfluenzale, per tutta la popolazione. In ogni caso dobbiamo continuare a monitorare l’andamento della circolazione delle varianti ed essere pronti a cambiare strategia caso mai il virus manifestasse dei picchi”.

 

3.Protezione. Quanto dura la copertura? Fino a quando le difese immunitarie sono in grado di respingere i contagi? L’epidemiologo Pierluigi Lopalco riferisce che, secondo studi aggiornati, l’immunità conferita dall’infezione o dalla vaccinazione cala nel tempo, ed è stato possibile misurarla. Soprattutto per le persone fragili la protezione contro la malattia grave si ha solo con una immunizzazione recente. Per loro, suggeriscono gli esperti, potrebbe essere necessaria anche una seconda vaccinazione, prima dell’estate, quindi intuitivamente nei soggetti fragili sarebbero raccomandate due somministrazioni, una in autunno e una in primavera.

 

4.Vaccini combinati. Molti esperti ritengono utile poter combinare in un’unica formulazione il vaccino anti Covid e quello contro l’influenza. “La popolazione si è dimostrata favorevole a ricevere entrambi i vaccini in un’unica seduta, quando le è stata data l’opportunità. La ricerca intorno ai vaccini combinati, stimolata dalla pandemia, è cruciale per offrire nuove alternative che possano fornire protezione contro due minacce globali alla salute pubblica”, ha affermato Francesco Vitale, professore di igiene e medicina preventiva, direttore dell’Epidemiologia clinica presso l’Ospedale Policlinico di Palermo.

 

5.Immunizzazione eterologa. L’accesso a vaccini diversificati è fondamentale per proteggere la salute pubblica e per garantire la sicurezza contro le varianti come parte di una strategia globale. La ricerca mostra infatti i vantaggi della vaccinazione eterologa, che il professor Vitale spiega in questo modo: “Ormai è superata la tendenza a vaccinare sempre con lo stesso vaccino, gli studi hanno dimostrato che anche con la vaccinazione eterologa (utilizzando cioè prodotti di case farmaceutiche diverse, a seconda dei casi, come avviene con la profilassi antinfluenzale, ndr) si ottiene un elevato grado di protezione dalla malattia”.

 

6.Varianti Omicron. È importante notare che i vaccini a subunità proteica rimangono un’opzione importante. “Sono vaccini maneggevoli, anche perché sono facili da gestire e il medico può tenerli in studio nel frigorifero. Sono sicuri ed efficaci: stimolano l’immunità anche se la persona è stata vaccinata con altro tipo di vaccino” ha sottolineato Paolo Bonanni, professore di Igiene presso l’Università di Firenze e coordinatore scientifico del Calendario per la Vita. “In più abbiamo visto che il vaccino ricombinante, anche se monovalente, dimostra una buona reattività crociata nei confronti delle varianti Omicron”.

 

7.Indici di sicurezza. “Lo sviluppo di vaccini sicuri ed efficaci – afferma Giuseppe Bunone di Novavax – ci ha permesso di rallentare la pandemia globale e contenere la diffusione dell’infezione da Covid-19. Definire la strategia di vaccinazione più efficace e poter contare su un portfolio di vaccini diversificato è di fondamentale importanza, in particolare per proteggere le persone con comorbidità, e quelle a rischio”.

 

8.Situazione attuale. Organizzato ogni tre anni, il World Congress on Public Health riunisce esperti provenienti da tutto il mondo e sodalizi scientifici come l’Association of the School of Public Health in the European Region e la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (Siti). Secondo dati Oms e Unicef, nel 2021 si sono registrate coperture vaccinali del 5% più basse rispetto al periodo pre-pandemico, e cali nelle vaccinazioni pediatriche. Le coperture vaccinali per polio e morbillo, a 24 mesi, rimangono al di sotto della soglia del 95% raccomandata per limitare la circolazione dei patogeni.

 

9.Scenari futuri. L’attenzione deve rimanere alta nel pianificare strategie per recuperare le vaccinazioni rimaste in sospeso durante l’emergenza. Recenti dati hanno evidenziato come, soltanto in Europa, siano in fase di sviluppo circa 100 nuovi vaccini – molti di questi puntano a mitigare il carico delle infezioni delle vie respiratorie, i casi di antibiotico-resistenza e le infezioni zoonotiche.

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