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Dna, staminali e terapie cellulari, cosa bolle in pentola

di
Alessandro Malpelo
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Evotec ha annunciato oggi di aver siglato un accordo per l’acquisizione, per 23 milioni di euro, del 100% dell’italiana Rigenerand, basata a Medolla, nel cuore del distretto biomedicale emiliano. L’azienda, lanciata più di dieci anni fa come spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, quando le staminali erano ancora agli albori, è cresciuta con dinamiche imprenditoriali, ponendosi all’avanguardia nel settore delle terapie cellulari.

 

Cell factory all’avanguardia

L’ingresso in Evotec rappresenta una straordinaria opportunità di crescita per la cell factory modenese, e per il team italiano, proiettato nel futuro. I campi di applicazione delle terapie cellulari in medicina si stanno espandendo rapidamente con soluzioni che richiedono competenze di ricerca e sviluppo nella farmacologia, flessibilità e capacità di avviare linee di produzione di terapie cellulari per specifiche patologie, ha dichiarato Massimo Dominici, professore di oncologia, fondatore (con Gianni Bellini) di Rigenerand.

 

Applicazioni

Le altre persone chiave dell’operazione di acquisizione sono Werner Lanthaler, Chief Executive Officer di Evotec, con sede ad Amburgo, in Germania, e Luca Marini, CEO di Xyence Capital SGR, azionista di maggioranza di Rigenerand. Dominici ha rivestito la carica di presidente dell’ International Society for Cellular Therapy (ISCT), la più importante società internazionale di ricerche cellulari per la cura di patologie in ematologia, oncologia, cardiologia, reumatologia e neurologia. Le tecniche di rigenerazione dei tessuti trovano applicazioni anche in radioterapia, pediatria, ortopedia, chirurgia ricostruttiva e plastica, della chirurgia (torace e addome), pneumologia, neurochirurgia e dermatologia.

 

Dal diabete alle infezioni

Evotec, da parte sua, è un colosso della farmaceutica capace di spaziare dalle malattie neuronali al diabete, dai tumori alle malattie infiammatorie, dalle infezioni alla fibrosi polmonare, e ha stabilito alleanze a lungo termine con partner tra cui Bayer, Boehringer, Celgene, CHDI Foundation, Novartis, Novo Nordisk, Pfizer, Sanofi, Takeda, Ucb e via dicendo. L’acquisizione consolida una integrazione tra Germania e Italia nella farmaceutica evoluta. In particolare si rafforza l’asse strategico della Brennero tra Modena, Mirandola e Verona: nel capoluogo scaligero Evotec è infatti già presente, da quando ha rilevato parte degli stabilimenti che erano di Gsk.

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