Benessere

Prevenzione in gravidanza, bene controllare il cuore

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Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità tra le italiane, per quel che riguarda il nostro Paese, e, anche a livello mondiale, nella popolazione femminile. Come riporta il Ministero della Salute, queste patologie che riguardano cuore e vasi sanguigni “si presentano nelle donne con un ritardo di almeno 10 anni rispetto agli uomini. Ecco perché, generalmente, le prime si recano in ospedale più tardi dei secondi”.

 

I risultati di uno studio pubblicato su Hypertension potrebbero portare alla messa a punto di un modello predittivo per identificare le donne che rischiano maggiormente l’ipertensione cronica. Ciò sarebbe possibile grazie alle informazioni raccolte durante gli stadi iniziali della gravidanza, e permetterebbe, dunque, di correre ai ripari per tempo.

 

Pressione del sangue

All’inizio della gestazione, è possibile che una futura madre soffra di preeclampsia e ipertensione gestazionale: sono entrambe correlate all’aumento della pressione del sangue. Nel caso della preeclampsia, poi, compaiono tracce di proteinuria, ossia di presenza elevata di proteine nelle urine, e vengono danneggiati organi interni come il fegato e i reni. In base alla nuova ricerca, determinati parametri rilevati nella gestante, oltre ai valori della pressione sanguigna, indicano che il 75% dei soggetti femminili potrebbe rischiare di sviluppare ipertensione cronica in futuro.

 

Questo approccio, in realtà, costituisce una strategia preventiva significativa che può essere applicata a livello globale. La dottoressa Marietta Charakida, prima autrice e insegnante di cardiologia fetale e pediatrica presso il Fetal Medicine Research Institute del King’s College Hospital di Londra, ha spiegato: “Le patologie del sistema cardiovascolare sono la principale causa di mortalità femminile. La gravidanza rappresenta un periodo ideale per implementare strategie di prevenzione cardiovascolare, dato che le donne cercano assistenza medica e si sottopongono a controlli ed esami”.

 

Il ruolo degli ormoni

Di recente, nell’ambito della campagna gratuita Cuore di Donna organizzata dagli ambulatori medici Synlab Il Baluardo, ha confermato il cardiologo Giuseppe Bavastro: “Le malattie cardiovascolari si presentano nelle donne in ritardo rispetto agli uomini. La donna fino alla menopausa è protetta dal cosiddetto ombrello estrogenico e, molto spesso, non sono colpiti i rami principali delle arterie del cuore ma il microcircolo”. È il motivo per cui le manifestazioni fisiche e i campanelli d’allarme sono diversi e non sempre vengono colti tempestivamente. “Il dolore può essere assente o presentarsi in altre sedi (stomaco, dorso, braccio destro)”, ha aggiunto Bavastro, “oppure manifestarsi attraverso stanchezza diffusa, nausea e mancanza di respiro. Ecco perché gioca un ruolo fondamentale la prevenzione, oltre uno stile di vita sano ed equilibrato”.

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