Cefalea, un problema che peggiora con la pandemia. Siamo portati a dare la colpa del mal di testa alle circostanze (il caldo e lo stress da videoterminali) ma nel dubbio meglio chiedere al medico. Per chi lavora in smart working da casa il consiglio è di fare pause, e se possibile uscire ogni tanto all’aria aperta. «La cefalea è un disturbo spesso sottovalutato», ha dichiarato Cherubino Di Lorenzo, medico responsabile del centro cefalee del Gruppo sanitario INI di Grottaferrata, Roma.
Di certo il mal di testa può dipendere da squilibri legati ai cambiamenti degli stili di vita, come lavorare confinati, soli e isolati. «Con il caldo torrido rinfrescarsi e bere acqua aiuta, perché la disidratazione può rappresentare una concausa importante degli attacchi di emicrania. In Italia, poi, milioni di persone trascorrono intere giornate tra computer e cellulari, e nel tempo libero si piantano davanti alla tv: è bene limitare certi eccessivi affaticamenti».
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