Chetogenica, Atkins e paleolitica secondo vari autori aiutano a bruciare grassi più di altre. Per il benessere del cuore, invece, sarebbero preferibili Dash, pescetariana, vegetariana e mediterranea Guai però a semplificare in maniera superficiale, occorre giudizio nelle scelte alimentari, sempre bene farsi guidare da un medico competente prima di intraprendere scelte estreme, in caso di sovrappeso e obesità. Una dieta low carb, ad esempio, è una dieta che limita il consumo di carboidrati e privilegia le proteine e i grassi buoni. Cerchiamo qui di fare il punto sulle diverse opzioni e di riconsiderare impieghi e limitazioni delle diete a bassissimo contenuto di carboidrati, diete low carb, ricordando sempre che ogni organismo vuole sempre un suo approccio personalizzato.
Kim e Kourtney Kardashian, Megan Fox, Gwyneth Paltrow e Halle Berry sono tutte celebrities che, secondo le cronache rosa che ci arrivano dagli States, avrebbero seguito una delle diete più gettonate degli ultimi anni, la chetogenica. Questo regime alimentare, così come quello noto come Atkins, è caratterizzato da un bassissimo contenuto di carboidrati. Un aspetto che permette di perdere peso bruciando grassi. Ma non solo.
Un recente rapporto scientifico, pubblicato su Circulation ha rilevato che diete come la Atkins e la chetogenica sono positive nella misura in cui limitano il consumo di zuccheri e cereali raffinati, stimolando, al contempo, a mangiare prodotti dell’orto come broccoli, asparagi, verdure a foglia verde e cavolfiore. È stato dunque scoperto, anche in altre indagini, che un regime alimentare come quelli indicato potrebbe migliorare parametri come la glicemia e i trigliceridi.
Vari studi, tuttavia, hanno rilevato che i miglioramenti apportati dalla dieta Atkins e dalla chetogenica sul fronte della linea e della salute sono di breve durata. Va poi considerato che, limitando molto la quantità giornaliera di carboidrati, si tende a favorire il consumo di carni rosse e cibi ricchi di grassi saturi, che alla lunga, in quantità rilevanti, affaticano cuore e fegato, pesano sul bilancio del colesterolo.
Problemi analoghi sono stati rilevati anche con la dieta Paleo, altro regime in voga pure tra i divi di Hollywood: tra gli altri, l’avrebbero sperimentato Jessica Biel, Miley Cyrus e Matthew McConaughey. In questo tipo di schema alimentare, iperproteico, sono consentiti cibi che consumavano i nostri avi cacciatori e raccoglitori della preistoria. Sono invece esclusi cereali, oli vegetali, molti latticini e legumi come arachidi e soia.
Se invece si guarda al benessere del cuore, in base alle linee guida dettate dall’American Heart Association, le migliori diete risulterebbero essere, nell’ordine, la DASH, la pescetariana, la mediterranea e la vegetariana. Sebbene queste diete presentino piccole differenze, condividono anche alcuni elementi comuni, per esempio il consumo quotidiano di prodotti freschi e genuini, di cereali integrali e altri cibi integrali, di fagioli e di altri vegetali.
La ricerca, comunque, continua. Ci sono molti aspetti da appurare, sia per quel che riguarda i benefici, sia relativamente a eventuali limiti delle diete citate. Nell’ambito di un convegno della Società Italiana di Diabetologia (SID), Giorgio Sesti, attualmente presidente onorario della SID, ha sottolineato: «Le evidenze scientifiche disponibili non consentono di valutare gli effetti a lungo termine delle diete vegetariana, vegana, chetogenica e paleolitica sul diabete tipo 2 e le sue complicanze».
C’è però una grande conferma, come ha rimarcato l’esperto: «La dieta mediterranea, basata sugli introiti di alimenti ricchi di fibre provenienti da ortaggi, frutta e cereali grezzi integrali e povera di grassi di origine animale, è stata ampiamente studiata dimostrando i suoi benefici sia sul controllo del diabete sia sul rischio cardiovascolare».
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