Il bilancio idrico di un individuo è importante quanto quello calorico. Da qui l’importanza della scelta adeguata su cosa e come bere, partendo dal concetto base che dal punto di vista fisiologico, l’acqua è la sola bevanda realmente indispensabile, purché risulti fresca, limpida, inodore, leggermente salina, come lo è in genere quella dell’acquedotto. Fare attenzione alle acque gassate, in quanto l’aggiunta di anidride carbonica può causare disturbi digestivi (meteorismo, ecc.).
Vi sono infine acque a forte contenuto minerale (acque “minerali”), con proprietà farmacologiche, il cui uso peraltro non è da consigliare come routine. Quelle alcaline possono tuttavia risultare utili dopo un impegno lavorativo intenso, al fine di neutralizzare l’acidosi insorta per la fatica. Validi in linea di massima anche i succhi di frutta purché genuini: molti prodotti commerciali contengono solo il 12% di succo, molta acqua e spesso sono addizionati di anidride carbonica. Stessa cautela per le altre bevande gassate, con un elevato contenuto di zuccheri raffinati e di anidride carbonica. Altra anomalia della stagione estiva è quella di riservare la bevuta a momenti dettati dalla sete intensa: nello sport soprattutto non si beve per dissetarsi, ma per mantenere il necessario contenuto di liquidi e minerali utili alla prestazione.
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