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La lettura aiuta a crescere. Elogio della carta stampata

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Leggere a partire dagli anni dell’ infanzia, come forma di piacere e divertimento, può aiutare i bambini a ottenere risultati migliori a scuola e avere maggiore equilibrio mentale alle soglie dell’adolescenza. È quello che è emerso da un nuovo studio condotto da accademici delle università di Cambridge e Warwick nel Regno Unito e della Fudan University in Cina, pubblicato sulla rivista Psychological MedicineDunque un elogio della carta stampata (e della scrittura in bella calligrafia). Bene studiare sui libri di scuola, sfogliare giornali e riviste, aggiornarsi sull’attualità consultando la produzione editoriale nazionale.

Apprendimento

La ricerca, effettuata su oltre 10.000 bambini in base a test cognitivi, scansioni cerebrali, valutazioni mentali e comportamentali, ha rilevato che coloro che hanno iniziato a leggere per divertimento in giovane età hanno ottenuto risultati migliori nei test cognitivi, atti a misurare l’apprendimento verbale, lo sviluppo della memoria e del linguaggio e il rendimento scolastico una volta diventati adolescenti. Non solo: questi soggetti, nella fase dello sviluppo adolescenziale, presentavano una migliore struttura cerebrale. Per poter raggiungere prestazioni ottimali, i piccoli dovrebbero leggere almeno 12 ore alla settimana, secondo le conclusioni a cui sono giunti gli studiosi. 


Comportamento

Coloro che hanno cominciato a leggere per piacere in giovane età mostravano un livello di attenzione più alto, così come, contemporaneamente, anche meno segni di stress e depressione e meno problemi comportamentali legati all’aggressività e alla tendenza a trasgredire alle regole. Inoltre, rispetto ai loro coetanei coinvolti nell’indagine, tendevano a usare meno Tv, cellulari e altri dispositivi e a dormire più a lungo. 

 

Lettori forti

Secondo gli ultimi dati resi disponibili dall’Associazione italiana editori (Aie), i bambini del nostro Paese rappresentano un interessante zoccolo duro di lettori forti: l’82% degli under 13 ha letto un libro, sfogliato un albo illustrato, un ebook, un audiolibro o un’app a contenuto editoriale nell’ultimo anno, contro il 65% dei connazionali di età compresa tra i 14 e i 75 anni. “I libri per i bambini sono specchi perché dentro a una storia trovano pezzi della loro, e sono porte perché quando li aprono possono entrare in mondi che gli sono accessibili solo così”, ha commentato in passato Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva. 

 

Insieme è meglio

La lettura fatta dai bambini con i propri genitori, poi, costituisce un ulteriore valore aggiunto. “Leggere un libro insieme a un figlio è come aiutarlo a leggere il mondo”, ha spiegato ancora Pellai. L’esperto, inoltre, ha evidenziato che un’importante e recente ricerca “ha rivelato che i bambini a cui i genitori leggono regolarmente libri in età pre-scolare hanno un vantaggio di circa 8 mesi nell’acquisizione delle competenze linguistiche rispetto ai loro coetanei cui manca questo elemento. Questo vantaggio si manifesta nella capacità espressiva e di pre-lettura, ma soprattutto in quella comprensiva del bambino”.

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