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Il trapianto del microbiota contro le gravi infezioni

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Gli esperti della Upstate Medical University confermano che il trapianto di microbiota fecale (il mix di microrganismi estratti dalle feci di un donatore sano) è più efficace degli antibiotici per il trattamento di infezioni intestinali ricorrenti e potenzialmente letali causate dal batterio Clostridioides difficile (C. diff). I dati parlano chiaro: il 77% delle persone che hanno ricevuto un trapianto di microbiota non ha avuto una reinfezione entro otto settimane, rispetto al 40% di coloro che hanno preso solo antibiotici.

 

La nuova revisione Cochrane ha esaminato i dati di sei studi clinici condotti su un totale di 320 adulti che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza del trapianto di feci per il trattamento delle infezioni ripetute da C. diff. Due studi sono stati condotti in Danimarca e uno ciascuno in Olanda, Italia, Canada e Stati Uniti. La maggior parte degli studi inclusi ha confrontato il trapianto di feci con un trattamento antibiotico standard a base di vancomicina, comunemente utilizzato per questo tipo di infezione. È emerso che il trapianto di microbiota fecale porta anche a una riduzione degli effetti collaterali rispetto al trattamento standard con antibiotici.

Il Clostridioides difficile causa una diarrea potenzialmente letale in individui con una miscela di batteri intestinali disequilibrata, nota come disbiosi. Il trattamento standard dell’infezione da C. diff comprende gli antibiotici che, tuttavia, possono esacerbare ulteriormente la disbiosi indebolendo ancora di più l’intestino del paziente. Questo può portare a un’infezione ricorrente. Ciò accade in quasi un terzo dei soggetti infettati dal batterio. Il trapianto di microbiota fecale da individui donatori sani in un intestino con disbiosi ha lo scopo di bilanciare i microbi intestinali e ristabilire un microbioma sano, riducendo così in modo significativo il rischio di recidiva della infezione da C. diff.

 

La donazione di feci funziona più o meno come la donazione di sangue. I donatori vengono sottoposti a screening per malattie e infezioni prima di poter donare le feci. Il microbiota isolato dalle feci può essere trapiantati tramite colonscopia, sondino nasogastrico o nasoduodenale, clistere o capsula. La Food and Drug Administration statunitense ha recentemente approvato un prodotto per il trapianto di feci per la prevenzione delle recidive di C. diff che può essere somministrato come clistere.

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