Medicina

Diabete, rinnovate le linee guida: «Cure innovative, togliere i freni»

di
Alessandro Malpelo
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L’Istituto Superiore di Sanità ha dato semaforo verde alla pubblicazione delle linee guida della Società Italiana di Diabetologia (SID) e dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) sulla terapia del diabete di tipo2. Per la prima volta, per elaborare le nuove linee guida, gli esperti delle due società scientifiche SID e AMD si sono avvalsi del metodo Grade, una procedura complessa che mira a ridurre al minimo l’influenza delle preferenze individuali, portando ad attenersi alle evidenze. «L’importante lavoro realizzato insieme è frutto della sinergia ormai consolidata delle nostre società scientifiche. Le Linee Guida per la Terapia del DT2 rappresentano uno strumento concreto in grado di offrire una guida all’utilizzo e un valido ausilio nella pratica professionale quotidiana dei diabetologi italiani»,è il commento di Paolo Di Bartolo, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi e Agostino Consoli, presidente della Società Italiana di Diabetologia.
Sono 4 milioni i casi accertati di diabete in Italia (l’8,5% della popolazione), oltre un milione le persone che ancora non sanno di averlo. La diffusione di questa malattia, quasi raddoppiata negli ultimi 30 anni. A seguito di queste evidenze, Diabete Italia Onlus è scesa in campo rivolgendosi al Ministro della Salute Roberto Speranza, con una proposta: allargare la prescrizione dei farmaci di nuova generazione per le persone con diabete di tipo 2 – per il momento limitata ai soli specialisti – anche ai medici di medicina generale. L’obiettivo, espresso nella lettera inviata da Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia Onlus, è garantire l’accesso alle terapie innovative. «Delegare questo compito al medico di famiglia (mantenendo uno stretto coordinamento con gli specialisti) permetterebbe un più facile accesso alle cure più efficaci e di più semplice gestione. Tutto ciò – ha rimarcato Stefano Nervo in occasione di un recente confronto con i clinici promosso da Motore Sanità – avrebbe ricadute positive sulla prevenzione delle complicanze, ottenendo un miglioramento della qualità di vita delle persone con diabete, oltre a risparmi per il Servizio sanitario nazionale».
Preoccupa, infine, la prossima scadenza del mandato degli attuali componenti delle commissioni consultive dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) prevista per settembre, rispetto alle tempistiche di definizione del documento da parte dell’Agenzia. Da qui la richiesta al ministro, da parte di Diabete Italia Onlus di supportare e stimolare l’azione di Aifa, per arrivare a una rapida definizione e approvazione della Nota per estendere la prescrivibilità dei farmaci innovativi (DPPIVi, GLP1-RA e SGLT2i) per il diabete di tipo 2 ai medici di medicina generale.

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