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Dal microbiota alle malattie rare, laboratorio per l’innovazione

di
Alessandro Malpelo
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Una speciale menzione è stata tributata da Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) ad Alfathon, il primo hackathon lanciato da Alfasigma, con oltre 40 team italiani e stranieri impegnati a produrre innovazioni per la farmaceutica. La consegna dei premi si è svolta alla vigilia del lancio di Labio 4.0, nuovo centro ricerca & sviluppo intitolato a Marino Golinelli, investimento iniziale 17 milioni di euro. «La scelta di investire nella ricerca e nell’innovazione tecnologica in Italia – ha scritto il premier, Mario Draghi – è quel che l’intero Paese chiede alle sue menti più innovative».

 

Alla cerimonia inaugurale a Pomezia erano presenti illustri ricercatori, farmacologi, clinici e rappresentanti delle istituzioni, nonché i vertici di Farmindustria. Marino Golinelli, 101 anni da poco compiuti, si è rivolto ai presenti invitando ad avere fiducia nei giovani talenti, con lo sguardo rivolto al futuro, per favorire il progresso delle scienze della salute. All’interno del centro di Pomezia sono presenti i laboratori di sviluppo di formulazioni innovative, i laboratori di chimica analitica e il nuovo impianto pilota, cui si aggiungono i laboratori di biotecnologie e nanotecnologie.

 

Una delle peculiarità del Labio 4.0 è la capacità di calibrare produzioni di lotti clinici-sperimentali di specialità formulate per via orale (granulati, compresse, capsule, cronoidi / minitabs) operando su una scala prossima al Kilolab (la dimensione del laboratorio di sviluppo tecnologico). Il dipartimento ricerca e sviluppo impiega 138 addetti (86 ricercatrici e 52 ricercatori) equamente distribuiti nei centri R&D di Pomezia e Bologna.

 

Tra i progetti innovativi citiamo una linea dedicata al microbiota intestinale (area in cui l’azienda è già presente con la rifaximina) e altri progetti basati sull’impiego di prodotti biotech e nanotecnologici, e l’interesse nelle terapie per le malattie rare in gastroenterologia e neurologia, impegno supportato da piattaforme esternalizzate, come il Microbioma Lab, creato con l’Humanitas di Milano, o la start-up Novavido, realizzata assieme all’Istituto Italiano di Tecnologia.

 

Da segnalare infine l’avvicendamento in atto ai vertici di Alfasigma: il manager Pier Vincenzo Colli ha deciso di lasciare il timone a fine ottobre, si legge in un comunicato, e contestualmente viene nominato nuovo Ceo, a partire dal mese di novembre, Francesco Balestrieri (proviene da Novartis, dove ha percorso tappe salienti della sua carriera, dai farmaci specialty e branded, fino ai medicinali equivalenti e ai prodotti di automedicazione, con incarichi di responsabilità in Europa, NordAmerica e Asia).

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