Medicina

Con asma grave aumenta il rischio Ma il vaccino è uno scudo per tutti

di
Alessandro Malpelo
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I pazienti con asma grave hanno un maggior rischio di finire in terapia intensiva e di aggravarsi se precedentemente ricoverati per Covid-19. Lo spiega uno studio pubblicato su Lancet Respiratory Medicine, riportato in un articolo pubblicato su Alleati per la Salute (www.alleatiperlasalute.it). Lo studio di coorte nazionale – si legge nell’approfondimento – è stato condotto su adulti di età pari o superiore ai 18 anni, per un totale di 4.421.663 pazienti studiati.

 

ZERO WEEK

Torna alla ribalta Asma Zero Week, l’evento nazionale che dal 23 al 27 maggio mette a disposizione consulenze gratuite in 45 Centri specializzati in tutta Italia, prenotabili al Numero Verde 800 628989.

 

La campagna, promossa anche quest’anno da FederASMA e ALLERGIE – Federazione Italiana Pazienti, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC) e della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS), in partnership con AstraZeneca, intende sensibilizzare gli oltre 3 milioni di pazienti in Italia sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e la possibilità di ridurne l’impatto sulla vita quotidiana attraverso l’adozione di corrette strategie di comportamento, alla luce delle nuove risultanze scientifiche.

 

SPORT

Tra le iniziative promosse in occasione della Giornata Mondiale dell’Asma si segnala la campagna “Un Respiro di Salute”, impegnata a richiamare l’attenzione sui programmi per controllare asma e allergie senza interrompere le terapie e incentivando l’attività sportiva per migliorare la salute fisica e psicosociale soprattutto nei bambini e negli adolescenti. Questo l’invito degli Esperti anche in primavera, in tempo di pandemia, come riportato sul sito www.unrespirodisalute.it e sui social collegati.

 

ANTISTAMINICI

Le terapie naturali che già hanno dimostrato di contribuire alla riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi, in combinazione con le terapie tradizionali, potrebbero contribuire al controllo delle allergie respiratorie, in particolare della rinite allergica.

 

«L’aggiunta di preparati nutraceutici potrebbe consentire di ottenere un risparmio di farmaci», precisa Gianluigi Marseglia, direttore della Clinica Pediatrica della Università di Pavia e presidente del congresso Siaip (allergologia pediatrica) insieme a Michele Miraglia Del Giudice, dell’Università Vanvitelli di Napoli. Recenti studi hanno dimostrato che grazie all’utilizzo di neutraceutici in bambini con rinite allergica è possibile ridurre l’uso di steroidi nasali e di antistaminici.

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