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Cane e gatto possono andare d’accordo e giocare insieme

di
Gloria Ciabattoni
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“Sono come cane e gatto” si usa dire a proposito di persone che non si sopportano, eppure la convivenza di questi due animali è più frequente e facile di quel che possiamo pensare. Soprattutto se li prendiamo da cuccioli in maniera tale che crescano insieme.

 

Cane e gatto: convivenza possibile

Fin da subito ciascun pet deve avere i propri spazi, i propri giochi e il proprio cibo: per il gatto una cuccia, una lettiera e sempre acqua fresca e naturalmente il cibo, ma in un ambiente a parte rispetto al cane, che avrà le stesse cose ma adeguate, perché il cibo per i cuccioli di cane è differente da quello per i gattini, anzi c’è da ricordare che anche da adulti la dieta sarà diversa, ad esempio senza sale per i cani.

 

Istinto predatorio

All’inizio ci vuole tempo e pazienza, sorvegliarli mentre si annusano, poi qualcuno (più spesso il gatto) allungherà una zampina per giocare e il cagnolino risponderà. In questa fase il segreto, da parte degli umani, è quello di essere presenti ma non invasivi: se il cagnolino fa il gioco duro con la zampata, riprenderlo con dolcezza, e se il gattino sbruffa tipo tigre in miniatura… lasciarlo calmare e poi invitarlo a giocare per conto suo. È importante non dare al cagnolino stimoli predatori, come ad esempio gli “squeezy toys” quei giochini a forma di animaletto che schiacciati emettono un fischio e che lo invogliano a distruggerli. Sembra un percorso educativo lungo, ma entro un mesetto le convivenze si assestano.

 

Le regole da adulti

Se invece vogliamo far convivere un cane e un gatto adulti, serviranno ulteriori attenzioni. In primis, far capire al cane che i gatti non devono venire inseguiti neanche negli spazi aperti come durante le passeggiate, e anche in questi casi, come sempre quando vogliamo insegnare qualcosa al nostro amico a quattro zampe, comandi dettati in modo fermo e alla fine un piccolo premio (uno snack) daranno dei risultati molto più apprezzabili rispetto a strattoni, urla e botte. Se poi nel cortile di casa si avvicina un gatto e il cane lo osserva perplesso, anche in questo caso un po’ di carezze e un piccolo premio possono servire.

 

Spazi aperti

Un cortile, appunto: chi ha la disponibilità di uno spazio aperto è avvantaggiato perché gli animali avranno un proprio territorio e la possibilità di rifugiarvisi e di cominciare la convivenza poco a poco. Chi abita in campagna sa bene come sia facile avere la visita di un gatto senza padrone, che cominciamo a nutrire: il tutto avviene in maniera soft, il cane si abitua a vedere quella palla di pelo che gli gira intorno, gli fa anche compagnia, quindi portare ambedue in casa quando fa freddo non sarà un problema.

 

In appartamento

Chi invece abita in un appartamento dovrà organizzarsi, perché all’inizio sarà bene che i due animali non condividano gli spazi, ma abbiano ciascuno i propri cuscini, giochi, ciotole con acqua. Portare un giochino da una cuccia all’altra può servire a ciascuno per abituarsi all’odore dell’altro. Ma può non bastare, quindi è meglio che il cane durante le prime conoscenze sia al guinzaglio, e il gatto abbia un rifugio in alto, un tiragraffi o una mensola, per scrutare dall’alto quel compagno che gli viene proposto e che è più grosso di lui. E il cane non deve mai avere la sensazione di essere in competizione con il gatto. Come sempre, pazienza e amore sono la carta vincente.

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