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Bere mediterraneo, effetti protettivi sulla salute delle arterie

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Vino e salute, un argomento dibattuto su cui è necessario fare chiarezza, alla luce delle evidenze. L’abuso di alcol è dannoso. Un consumo moderato del bere mediterraneo, invece, introduce un effetto protettivo preponderante dovuto a polifenoli e antiossidanti, con benefici a carico della salute delle arterie, specialmente in abbinamento a corretti stili alimentari.

 

Nutrizione

Chi beve vino, rosso in particolare e nella misura massima di due bicchieri al giorno, “ha il 51% in meno di rischio cardiovascolare e un calo del 30% dei rischi di declino intellettuale. Non c’è motivo di suggerire di smettere di bere a quanti consumano vino con moderazione”. Questo è quanto ha dichiarato Attilio Giacosa, dipartimento di Gastroenterologia e nutrizione clinica del Policlinico di Monza, intervenuto al convegno tecnico scientifico organizzato a Roma, per iniziativa di Gian Marco Centinaio, a Palazzo Giustiniani, in Senato.

 

Resveratrolo

Polifenoli e antiossidanti costituiscono un’associazione protettiva presente nel consumo di vino da basso a moderato con effetti misurabili nei confronti delle malattie cardiovascolari, nel diabete di tipo 2 e nei riguardi dei disturbi neurologici. Lo stile mediterraneo è sinonimo di longevità, anche nel bere, prevede un’assunzione moderata di vino in età adulta soprattutto durante i pasti. Secondo gli studi, questa modalità di consumo potrebbe rappresentare il modo migliore per diminuire gli effetti tossici dell’etanolo e contemporaneamente sfruttare l’effetto sinergico di un’ampia gamma di componenti, in grado di modulare le difese dell’organismo e proteggere dalle malattie croniche degenerative.

 

Studi indipendenti

Alla luce delle recenti evidenze un gruppo di esperti italiani ha indagato la relazione che sussiste tra tipologia, dose di alcol, riduzione o incremento del rischio di malattie. Per la valutazione del consumo moderato del vino e gli effetti sulla salute, il pool di ricercatori ha selezionato 24 studi scientifici, tramite ricerche su banche dati di letteratura scientifica (PubMed, Scopus e Google Scholar), pubblicati negli ultimi dieci anni. Gli autori fanno parte di un panel indipendente costituito da Silvana Hrelia e Marco Malaguti, Dipartimento di Nutrizione Umana dell’Università di Bologna, Laura di Renzo, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università Tor Vergata di Roma, Luigi Bavaresco, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili dell’Università Cattolica S. Cuore di Piacenza, Elisabetta Bernardi, Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente dell’Università di Bari e infine Attilio Giacosa, Dipartimento di Gastroenterologia e Nutrizione Clinica del Policlinico di Monza.

 

In occasione del convegno a Roma è stata annunciata la recente costituzione dell’Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute, presieduto da Luigi Tonino Marsella, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università di Roma Tor Vergata.

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