Medicina

Antibiotici, la ricerca fa progressi. “Nuove armi contro i batteri killer”

di
Redazione
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La ricerca scientifica in farmaceutica fa passi da gigante in tanti settori. Antitumorali, vaccini, malattie rare e diabete sono esempi di campi di applicazione della ricerca nei quali ogni giorno registriamo progressi. Più faticosi sono i passi avanti nella lotta alle malattie infettive. Per svariati motivi gli antibiotici sono stati troppo spesso utilizzati in maniera impropria, fenomeno che ha provocato la nascita
di superbugs, batteri killer resistenti alle terapie. Ecco perché ci sono sempre forti aspettative nei confronti dello sviluppo di antibiotici di nuova generazione. L’azione di contrasto all’antimicrobico resistenza è una sfida globale che coinvolge tutti, dagli operatori sanitari alle istituzioni, dalle case farmaceutiche alle associazioni di pazienti, con l’obiettivo di mitigare un fenomeno che ogni anno genera un carico assistenziale e di mortalità da infezioni nosocomiali ormai superiore a tante altre condizioni croniche.  Ciò è particolarmente vero per l’Italia, che in Europa registra l’epidemiologia più alta di patogeni multi-resistenti o resistenti a particolari classi di antibiotici, come i carbapenemi.

 

Le armi per combattere questa battaglia passano attraverso la ricerca, lo sviluppo e la produzione di molecole innovative, capaci di contrastare le infezioni sostenute da patogeni resistenti a maggiore criticità, ma anche attraverso la formazione sulle pratiche di controllo del rischio infettivo, le precauzioni, oltre che sul potenziamento della diagnostica microbiologica. Di questi temi si è discusso in questi giorni a Verona in occasione di un convegno nazionale trasmesso in streaming cui hanno parte tra gli altri gli infettivologi Matteo Bassetti (Genova), Annamaria Cattelan (Padova), Francesco Menichetti (Pisa), Pierluigi Viale (Bologna). Questi specialisti di chiara fama che si sono confrontati con Simona Falciai, general manager Shionogi Italia, Marco Falciani, presidente ACS Dobfar, Luciano Flor, direttore generale Sanità servizi sociali Regione Veneto,
Claudio Jommi, professore di Health Policy alla Bocconi di Milano, e Stefania Stefani, presidente Società Italiana di Microbiologia.

 

La scelta di tenere il convegno a Verona è legata al fatto che proprio qui si concretizza una partnership per la fase finale di produzione di una molecola indirizzata al trattamento delle infezioni ospedaliere causate da patogeni multi-resistenti, resistenti ai carbapenemi, con limitate opzioni di cura, per garantirne la fornitura agli ospedali italiani ed europei del cefiderocol. Si tratta di una cefalosporina già approvata per il rimborso da Aifa nel giugno scorso, in grado di dare copertura contro tutti i patogeni Gram-negativi, considerati una priorità critica dall’Oms.

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