Omicidi Roma, De Pau ha pianificato i tre delitti? È la pista seguita dagli investigatori

La Procura ipotizza una premeditazione dei tre assassini. Ad avvalorare la tesi è il travestimento usato quella mattina dal presunto killer prima di entrare nei due appartamenti

Roma, 24 novembre 2022 – De Pau ha pianificato i tre omicidi prima di colpire? È la pista investigativa intrapresa in queste ore dagli inquirenti: nel caso fosse accertata la premeditazione, la posizione del presunto killer Giandavide De Pau – accusato di avere accoltellato le tre prostituire trovate morte in case nel quartiere Prati di Roma – la sia posizione cambierebbe di molto. Questo anche perché il suo avvocato continua a sostenere la versione del blackout nella memoria dell’uomo, per alleggerire la sua posizione, elemento però che non convince la procura di Roma. Intanto non si trova l'arma dei delitti, recuperara però l'auto usata per la fuga

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Cappuccio nero, mascherina e occhiali

I dati raccolti finora farebbero immaginare che l'azione di morte del 51enne, ex autista del boss di camorra Michele Senese, sia partita con l'intenzione di uccidere la mattina del 17 novembre. A conferma di ciò il fatto che nei filmati scaricati dalle telecamere di sicurezza della zona, prima del duplice delitto delle due donne cinesi, appare completamente travisato. Un “travestimento” scelto dall'uomo forse per non farsi riconoscere e non essere identificato. “L'uomo all'uscita dello stabile – sottolinea il gip – nonostante il clima non particolarmente freddo di quel giorno, è più coperto rispetto al momento in cui era entrato: ha il capo coperto dal cappuccio nero della felpa, che indossa sotto la giacca di colore azzurro, e sopra il cappuccio della felpa calza uno scalda orecchie. Inoltre, indossa una mascherina sul viso e un paio di occhiali da sole e cammina con passo veloce con le mani in tasca e sono visibili aloni di macchie sul giubbotto".

Con gli stessi indumenti ha raggiunto via Durazzo e nel seminterrato di uno stabile uccide, sempre a coltellate, la cittadina colombiana Martha Castano. Il modus operandi è lo stesso. Una ferocia che gli inquirenti hanno collegato anche ad un altro episodio del 2010 dove a morire fu sempre una prostituta. Un omicidio irrisolto che potrebbe portare a De Pau. Dal canto suo il difensore dell'indagato, dopo la decisione del gip, potrebbe presentare ricorso al Riesame. Sullo sfondo resta la questione legata alla figura psichiatrica del 51enne che da tempo seguiva una terapia presso un Sert. Una partita, quella di una eventuale perizia, che però si aprirà solo successivamente anche se per il gip, “contrariamente a quanto sostenuto da De Pau” nel corso dell'interrogatorio in Questura in cui parlò di blackout e di non ricordare nulla, tutti i dati raccolti “fanno presumere che fosse pienamente consapevole dei gravissimi fatti da lui commessi ai danni delle tre donne”.

Le vittime

A perdere la vita, nella mattanza di quella tragica mattina, sono state la 55enne Li Yan Rong e la connazionale cinese Yang Yun Xia, 45 anni, entrambe uccise in un appartamento usato come casa d'appuntamento a luci rosse. È morta anche Martha Castano Torres, la 65enne colombiana ritrovata in un seminterrato di via Durazzo, noto per essere un luogo di incontri clandestini per sesso a pagamento.