Monica Vitti, camera ardente in Campidoglio. Rose gialle per l'ultimo saluto

"La onoreremo intitolandole un luogo della nostra città", ha annunciato il sindaco Gualtieri all'uscita dalla camera ardente. Il feretro è arrivato questa mattina, la camera ardente rimarrà aperta fino alle 18. I fumerali si svolgeranno domano pomeriggio alla Chiesa degli artisti. Un mazzo di fiori avvolto in una pagina di giornale con la scritta a lettere cubitali: "Ma 'ndo vai".

Roma, 4 febbraio 2022 – "Mi sono innamorata di lei durante il lockdown, oggi non potevo andare a scuola". È stata una studentessa 18enne, fan di Monica Vitti, la prima persona ad arrivare questa mattina in Campidoglio per dare l'ultimo saluto alla star. È arrivata prima di tutti. Prima del sindaco Gualtieri e del presidente della Regione, Zingaretti, prima ancora che la camera ardente in Campidoglio aprisse. Ma è stata invitata dai vigili a ripresentarsi alle 10, quando la Sala della Protomoteca è stata poi aperta al pubblico.

"Volevo salutare Monica Vitti", ha detto la ragazza diciottenne che si è appassionata all'arte di Monica Vitti nel periodo del lockdown. "Ho 18 anni e studio a Trigoria, sì è un po' lontano, ma oggi non potevo andare a scuola”, ha detto la ragazza. “Come ho conosciuto, io così giovane, la Vitti, lontana dalle scene da 20 anni? Durante il lockdown, ho visto un suo film per caso. Quel giorno mi sono innamorata di lei e durante il blocco in casa ho voluto vedere tutti i suoi film".

Gualtieri. “La onoreremo intitolandole un luogo della nostra città”

Capitale in lutto, il sindaco presente alla camere ardente con la fascia tricolore e un grande annuncio: presto a Roma ci sarà uno spazio dedicato a Monica Vitti. “Era un'attrice straordinaria che giustamente viene ricordata e celebrata in tutto il mondo. Noi la vogliamo onorare”, ha detto questa mattina il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.“La Casa del cinema organizza su di lei una rassegna, oggi e domani e cercheremo anche di ricordarla adeguatamente intitolando un luogo della nostra città a lei”, ha aggiunto il primo cittadino della Capitale.

“I ricordi sono tantissimi, sono cresciuto con moltissimi suoi film – ha spiegato Gualtieri –. Penso agli straordinari ruoli nei film di Antonioni, la Tosca di Magni, Dramma della gelosia. È passata attraverso i generi più diversi con una grandezza uni”. Oltre ad essere “una grandissima attrice, era una donna impegnata, sul piano civico e politico. Una figura amatissima, la città la piange e la ricorda”. Monica Vitti “era romana, romanissima. È nata e si è formata a Roma. È un grandissimo orgoglio per questa città”, ha concluso il sindaco.

Rutelli: “Avrei dovuto celebrare il suo matrimonio”

"Roberto Russo mi ha ricordato che avrei dovuto sposarlo con Monica Vitti nel 2000. Purtroppo quel giorno ero in Cina". Lo dice Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma e attuale presidente dell'Anica, alla camera ardente dell'attrice.

"Questo giorno è triste – dice ancora – ma dobbiamo ricordarla con il sorriso, come donna amata da tutti gli italiani. Ricordo la serata da Costanzo dei tre tenori, lei Sordi e Gasmann: erano fantastici, tre protagonisti unici della commedia italiana".

"Sempre pronta a giocare"

Mazzi di fiori e gente in coda alla camera ardente per rendere omaggio a Monica Vitti, attrice romana scomparsa due giorni fa a 90 anni. "Non potevo non passare a farle un ultimo saluto" dice con voce commossa il signor Agostino, arrivato in Campidoglio con una rosa rossa. "È stata e resta la più grande attrice italiana – racconta – il mio primo amore platonico. Non la dimenticherò mai". 

Monica Vitti “aveva una capacità che andava al di la del talento attoriale. Dei suoi film era anche regista. Custodisco la sua allegria, sempre pronta a giocare e ridere”, Lo dice Dacia Maraini, arrivando alla Camera ardente di Monica. Tra i primi protagonisti dello spettacolo venuti a renderle omaggio il regista Citto Maselli e Marisa Laurito. “Abbiamo passato tanti anni insieme – ha ricordato l’attrice napoletana – io allora non ero ancora nessuno. Cantavamo, suonavamo, ridevamo. Era una donna molto speciale umanamente e artisticamente, elegante, di classe, ironica. intelligente, bella. Abbiamo perduto tanto”. Insieme alla famiglia e al marito Roberto Russo, davanti al feretro di Monica Vitti si è fermato a lungo Walter Veltroni, che aveva annunciato sui social, su richiesta di Russo, la scomparsa dell'attrice.

È pieno di luce il ricordo della scrittrice Dacia Maraini. "Un'amica e una collaboratrice visto che abbiamo fatto un film insieme, tratto dal mio libro 'Teresa la ladra'. Andavamo a cena insieme – ha raccontato Dacia Maraini – e una volta abbiamo fatto una vacanza in Sicilia e facevano dei bagni. Me la ricordo allegra come un tonnarello. Era veramente una donna piena di vita e voglia di vivere. Per questo quasi non credo che lei sia morta".

“La sua grande fortuna è che non l'abbiamo vista invecchiare. Aveva 90 anni, ma noi ce la ricordiamo giovane perché a un certo punto si è ritirata. La sua malattia è stata un dramma, ma anche una fortuna perché ce la ricordiamo giovane e ce la ricorderemo sempre così", ha aggiunto.

L'arrivo della salma

È arrivato questa mattina in Campidoglio il feretro di Monica Vitti, ad accoglierlo i suoi familiari, il marito Roberto Russo e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Tante le persone che stanno arrivando queste ore alla camera ardente dell'attrice icona del cinema italiano, che dalle 10 di questa mattina, ha aperto le porte per un ultimo omaggio all’attrice scomparsa mercoledì 2 febbario dopo una lunga malattia.

La bara è circondata da grandi mazzi di rose gialle, mimose e anturium. Al centro campeggia una foto dell'attrice e un piccolo mazzo di fiori avvolto con la prima pagina del Manifesto che il giorno dopo la sua morte ha titolato “Ma 'ndo vai”, parafrasando il famoso motivo cantato da Monica nell’indimenticabile e ironico film con Alberto Sordi, “Polvere di Stelle”. In fondo alla sala, un maxischermo proietta alcune immagini celebri dell'attrice, morta a 90 anni. Tra i primi ad arrivare per renderle omaggio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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Tra i primi a portare un segno di stima all’attrice scomparsa, ci sono le istituzioni. Era “una donna straordinaria e un'attrice incredibile, rimasta, nonostante gli ultimi anni di assenza, vividissima nel cuore degli italiani, come dimostra l'ondata di amore e affetto che sta ricevendo. È una grandissima perdita”, ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini all'uscita dalla Camera ardente di Monica Vitti nella sala della Protomoteca in Campidoglio.

Nella stessa sala dove, solo pochi mesi fa, i romani hanno dato l’ultimo saluto alla regista Lina Wertmuller e poi al presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, oggi è attesa una lunga schiera di fan che non hanno mano dimenticato la grandezza artistica di Monica Vitti, da molto tempo lontana dalle scene a causa dell’alzheimer del quale soffriva da decenni. La camera resterà aperta fino alle 18 e domani dalle 10 alle 13. I funerali avranno luogo domani, sabato 5 febbraio, alle 15, nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo a Roma.

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